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03.10.2018 - 19:010

Tra gettone e quorum. C'è chi non verrà, "meglio lavorare che perder tempo per Pronzini"

Durissimo il giudizio di Robbiani, anche su Mattei. Galeazzi darà il gettone in beneficienza, Farinelli: "i deputati non rubano nulla, non vedo il problema"

BELLINZONA – Domani il Gran Consiglio si riunirà in seduta straordinaria per decidere se impugnare o meno il decreto di non luogo a procedere firmato dal pg Andrea Pagani per la vicenda dei rimborsi spesa dei ministri. Una seduta che per qualcuno non è necessaria, anzi solo uno spreco di risorse.

E sono dunque partite le polemiche per quanto concerne il gettone di presenza. Ieri Germano Mattei di MontagnaViva aveva dichiarato di voler chiedere al plenum, a inizio sessione, di rinunciare a incassarlo: lui lo farà. Oggi Tiziano Galeazzi dell’UDC ha spiegato di volerlo incassare per poi darlo in beneficienza.

Scrive infatti a Mattei: “Caro collega apprezzo quanto da te richiesto all'Ufficio Presidenziale sul tema del gettone di domani per la seduta straordinaria del Gran Consiglio. Ti rammento però che la seduta fa parte di una necessità legale e di un regolamento del GC ben chiaro. Nulla di strano quindi e come deputati siamo chiamati ad andarci, (regolamento del GC come di diritto e dovere) nel limite degli impedimenti personali urgenti. Quindi il gettone non è un surplus extra ma rispecchia una presenza fisica-reale in Parlamento retribuita come normalmente. Io comunque ho deciso di non seguire la tua proposta e di ritirarlo, girandolo però,tramite i Servizi del GC, in beneficienza alla Scuola di scultura per disabili di Casimiro PIazza a Villa Luganese dove sicuramente sapranno come utilizzarlo nei migliori dei modi. Poi le casse del Cantone sono "ricche oggi" quindi meglio aiutare direttamente la nostra popolazione con un piccolo gesto, tanto per non lasciare che il gettone vada a qualche finanziamento a paese terzo”.

E gli altri? Il PS e il PPD ne discuteranno domani prima di entrare in aula, la Lega non ne ha parlato mentre per quanto concerne il PLR, il capogruppo Alex Farinelli è deciso: “domani c’è una seduta di Gran Consiglio e le persone devono rinunciare a mezza giornata di lavoro. Non vedo il problema di questo gettone, sembra quasi che riceviamo qualcosa non dovuto. Dobbiamo ricordarci che siamo in un sistema di milizia, il 90% di noi ha un lavoro a cui domani non potrà recarsi. Se poi qualcuno decide di darlo in beneficienza, sono soldi suoi, ma non stiamo rubando niente. Rinunciano a mezza giornata di lavoro e la legge prevede che gli venga corrisposto il gettone”. 

Un altro dubbio è se il quorum necessario sarà raggiunto. 

Massimiliano Robbiani, per esempio, ha deciso che non si recherà alla seduta. “Ricordo che molti colleghi, come me non lavorano al 100% semplicemente perché mettiamo il tempo nella politica, oppure molti fanno vacanza per poter assentarsi dal lavoro. Dunque non sono tutti sono pensionati come Mattei, da una parte i soldi che non si guadagnano lavorando bisogna pur prenderli da un’altra parte. Pure noi politici non viviamo d’aria, e siamo di milizia! In un anno per la cronaca prendi meno lavorando all’80% e facendo politica che lavorando solamente al 100%: Mattei deve piantarla di fare il grande!”. Ma l’attacco pesante è per Pronzini: “Domani meglio lavorare che perdere tempo per Pronzini e far perdere soldi al cittadino contribuente per certe c-----e. La ,otivazione della mia assenza per domani è che cittadino merita rispetto: i soldi del contribuente non vanno gettati nel c---o”.

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