BELLINZONA – È fumata nera: non ci sarà un accordo elettorale fra Lega e UDC che dunque correranno separate alle prossime elezioni, anche se ciò non significa essere in disaccordo.
Il tanto atteso comunicato delle due parti è arrivato da poco in redazione. “Le discussioni tra Antonella Bignasca e Norman Gobbi in rappresentanza della Lega dei Ticinesi e Piero Marchesi e Sergio Morisoli per l’UDC si sono svolte in un ambiente sereno e costruttivo. Oggi si sono infine concluse con la decisione congiunta di non siglare un accordo elettorale per le elezioni cantonali. Le premesse per sottoscrivere un accordo tra l’UDC e la Lega non sono state ritenute sufficienti dalle parti e pertanto, con altrettanta serenità, si comunica che Lega e l’UDC si presenteranno alle prossime Elezioni cantonali in modo separato”, si legge.
Ma, appunto, nessun contrasto. “La buona collaborazione su molti temi rilevata nel quadriennio in corso dovrà essere ulteriormente sviluppata per il bene dei ticinesi. Ricordiamo la vittoria referendaria de“La scuola che verrà”, l’iniziativa per l’insegnamento della Civica nelle scuole, l’iniziativa “Prima i nostri”, la raccolta firme sul “Referendum finanziario obbligatorio”, le varie Iniziative parlamentari in ambito fiscale e altri temi che hanno visto i due partiti con successo dalla stessa parte della barricata. La mancata sottoscrizione di un accordo elettorale cantonale non è ascrivibile al fatto di avere obiettivi politici differenti. La Lega dei Ticinesi e l’UDC intendono comunque continuare a lavorare costruttivamente sui punti che li accomunano, cercando di dare delle chiare risposte ai problemi dei ticinesi e nel far fronte comune a sostegno dell’iniziativa sull’Autodeterminazione, contro la libera circolazione delle persone e contro l’accordo quadro”.
Non è escluso niente per il futuro, “una possibile collaborazione elettorale per le Elezioni federali sarà valutata dopo l’appuntamento cantonale di aprile 2019” e i due partiti “si impegnano infine a improntare la loro campagna elettorale prettamente sui temi politici che interessano alla popolazione del nostro Cantone, evitando attacchi personali e strumentalizzazioni” (pensando probabilmente alle forti dichiarazioni di Bignasca su Chiesa).