SANT’ANTONINO – Fiorenzo Dadò è stato chiaro: quando verranno annunciato i nomi definitivi, quelli scelti dalla Direttiva, basta discussioni. “Dall’incontro di venerdì uscirà una rosa di nomi. Da lì le discussioni saranno chiuse e, anzi, tutti i distretti e tutte le sezioni dovranno unire le forze e impegnarsi per raggiungere l’obiettivo: riconfermare il seggio in Governo e quelli in Gran Consiglio”.
L’obiettivo è appunto quello ma per conquistarlo serve un partito unito. Lo stesso che ha voluto a tutti i costi il sondaggio alla base per capire in che direzione muoversi e che ha aumentato le tirature di Popolo e Libertà, dopo averlo trasformato in un mensile. Un partito che la direzione si sta impegnando a rinnovare. Ma che si è spaccato sulle candidature.
La Commissione Cerca, come noto, ha proposto Beltraminelli, Rossi, Frapolli, De Rosa e Zumthor. Ieri c’era Comitato Cantonale e anche se il tema non era quello (il Consigliere di Stato ha parlato della raccolta firme sui premi delle casse malati, per esempio), i sussurri erano tutti dedicati al quintetto che correrà.
Il Mendrisiotto, dopo il forfait di Giovanni Jelmini, dovuto a motivi di salute, vorrebbe Maurizio Agustoni, il quale ci sta ancora pensando. Marco Rizza, presidente distrettuale del Mendrisiotto, ha detto al Corriere del Ticino che “ è impensabile avere una lista senza un rappresentante del Mendrisiotto. E Michele Rossi (che non era presente, ndr), mi spiace, ma non lo è”. Sono pronti a inviare in Direttiva una lettera a favore di Agustoni che come specificato non ha ancora sciolto le riserve.
Il Locarnese ormai è compatto su Fabio Bacchetta Cattori e si è già mosso contattando la direzione.
Domani però si riunirà appunto la Direttiva. Si confronterà ancora con la Commissione Cerca, la quale, stando a Marco Passalia, sembra ferma sui suoi nomi. Ci si devono aspettare colpi di scena? Dadò è stato chiaro: chi verrà scelto, poi, dovrà essere sostenuto. Senza se e senza ma, da tutti.