LUGANO – Certamente parlare di simboli cristiani e del loro eventuale spostamento nel giorno in cui l’Europa ha gli occhi rivolti a quel che resta di Notre Dame sembra fuori luogo, però il caso ha voluto che a Lugano si sollevasse proprio oggi la questione legata alla scultura “Luce Divina”.
Essa fa parte della collezione di Helidon Xhixha “Riflessi di Luce” dislocata in città in queste settimane e rappresenta una croce cristiana, si trova attualmente davanti alla Chiesa di Santa Maria degli Angioli. A quanto pare, dopo le festività pasquali verrà spostata.
Sembrerebbe che il motivo sia un certo fastidio per un simbolo simile vicino al LAC, in contrasto con le mostre del MASI al centro culturale.
Una questione su cui i democentristi Alain Bühler, Raide Bassi e Tiziano Galeazzi, consiglieri comunali, vogliono vedere chiaro. “Da un ente come il MASI non ci saremmo mai aspettati un atteggiamento censorio: è un ente che dovrebbe tutelare il diritto d’espressione artistica invece di reprimerlo, anche se d’ispirazione religiosa. Vien da chiedersi se i simboli cristiani siano ancora i benvenuti in città”, constatano i tre in un'interrogazione.
Per poi chiedere:
"1. Quali sono i motivi dietro al diniego del MASI di permettere la posa della scultura in Piazza Bernardino Luini dinanzi alla Chiesa di Santa Maria degli Angioli?
2. Il Municipio condivide queste motivazioni? Se sì, perché? Altrimenti, per quale motivo ha deciso di accondiscendere alla richiesta del MASI?
3. Il MASI ha potere decisionale su ciò che viene allestito sulla pubblica piazza, in questo caso Piazza Bernardino Luini?
4. Da quando la scultura è esposta vi sono state “reclamazioni” di sorta? Se, sì da parte di chi e per quali motivazioni?".