LUGANO – Non solo l’UDC, ma anche la Lega è furibonda per la decisione della Commissione di politica estera del Consiglio nazionale (definita inutile), di rinviare la questione miliardo di coesione all’UE sino a dopo le elezioni federali.
“La partitocrazia euroturbo PLR-PPD-PSS continua a menare per il naso i cittadini svizzeri”, si legge in una nota. “Lo squallido giochetto risulta manifesto anche al Gigi di Viganello: gli esponenti del triciclo fremono dalla voglia di regalare i miliardi dei contribuenti alla DisUnione europea. La quale, per tutto ringraziamento, ci discrimina, ci ricatta e pretende di comandare in casa nostra tramite lo sconcio accordo quadro istituzionale (che la partitocrazia euroturbo vuole firmare ad ogni costo: altro dossier rimandato a dopo le elezioni per questioni di sordido tatticismo elettorale). Però lorsignori hanno paura di pronunciare il Sì definitivo prima delle elezioni federali, temendo – a giusta ragione –di perdere consensi nelle urne”, commenta la Lega.
Dunque, “quale geniale pensata partorisce il triciclo? Rimanda la patata bollente a dopo ottobre: passata la festa, gabbato lo santo! E rimanda ricorrendo alla risibile scusa delle “verifiche da svolgere”. Lo stesso pretesto utilizzato, ma tu guarda i casi della vita, per rimandare a dopo le elezioni anche la decisione sullo sconcio accordo quadro istituzionale”.
Ma per la Lega la posizione è già chiara: “Come se fossero necessarie delle “verifiche” (?) per scoprire che Bruxelles ci discrimina e ci ricatta, e che in nessun caso merita di ricevere altri soldi di proprietà dei cittadini elvetici. Altro che UE: gli 1.3 miliardi di sedicente coesione vanno versati nelle casse dell’AVS! La decisione della Commissione di politica estera del CN dimostra che i politicanti del triciclo cameriere di Bruxelles non hanno nemmeno il coraggio delle proprie posizioni. Tramano per turlupinare i cittadini con tatticismi da asilo Mariuccia. Ricordarsene in ottobre!”, chiede.
Per poi dirsi convinta che dopo le elezioni PLR-PPD e PS approveranno: “l’accordo quadro istituzionale, che trasformerà la Svizzera in una colonia dell’UE; il regalo da 1.3 miliardi a Bruxelles, senza uno straccio di contropartita, quando questi soldi servirebbero “in casa”; il demenziale patto ONU sulla migrazione, che mira ad introdurre la libera circolazione delle persone a livello mondiale ed a trasformare l’immigrazione clandestina in un diritto umano”.
“Ma se i signori della partitocrazia pensano che i cittadini svizzeri non si accorgano dei loro giochetti, forse hanno fatto male i conti!”: l’invito è alle urne.