BELLIIZONA – Nel Mar Bianco nel Nord della Russia vi è stato un incidente nucleare, a quanto pare. Le notizie sono poche, trapelano col contagocce, e non si conosce la portata esatta. Un nuovo caso Chernobyl? Probabilmente no, ma molti hanno paura.
Tiziano Galeazzi vorrebbe saperne di più, o quanto meno capire come è organizzata la Svizzera in casi di presunta contaminazione.
“Il Nord della Russia sembra lontano, ma non poi così tanto, se si pensa ai venti e alle correnti d’aria che scendono da settentrione a meridione”, scrive in un’interpellanza. “I paesi scandinavi, con molta discrezione ma preoccupati, stanno monitorando la situazione e introducendo delle misure nel caso la situazione dovesse peggiorare. In alcune nazioni si parla di scorte di medicinali per la popolazione, che possano contrastare eventuali radiazioni nucleari di questo genere”.
“Anche se sulla gravità dell’accaduto, per ora, la situazione rimane piuttosto nebulosa e confusa, qualche domanda è legittima porsela anche alle nostre latitudini, per una questione di sicurezza sanitaria e verso la popolazione”, continua, ricordando quanto accaduto 33 anni fa. “La Svizzera, che si voglia o meno, è al centro del Continente europeo; non a caso gli effetti del famoso disastro di Chernobyl, del 1986, li abbiamo subiti eccome. Animali selvatici, funghi e altro furono e lo sono ancora, toccati dagli effetti nefasti di 33 anni fa”.
Quindi chiede:
"A) Come valuta questa ulteriore potenziale minaccia sulla nostra popolazione e sull'ambiente circostante?
B) Come funziona la collaborazione tra Confederazione e Cantoni nel caso di contaminazione accertata?
C) Siamo organizzati a livello cantonale per trattare questo genere di emergenza radiologica dopo il caso Chernobyl?
D) La popolazione ticinese è coperta da eventuali trattamenti medici specifici per far fronte a una esposizione di radioattività elevata ?
E) I Servizi sanitari e di sicurezza del Cantone hanno le competenze e le capacità per un'emergenza di massa in caso di esposizione radioattiva ?
F) Come intende agire il Governo, nel caso di approvata contaminazione radioattiva sugli animali selvatici (vista l'imminente apertura della caccia) agricoltura e cielo aperto,, corsi d’acqua, sorgenti e laghi? (fauna ittica)"