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27.11.2019 - 10:000

"Ridono le associazioni padronali e gongolano i signori Regazzi". Il ForumAlternativo all'attacco, OCST esulta

Giudizi antitetici da parte del movimento di sinstra e del sindacato sulla firma avvenuta ieri in Commissione della Gestione. "La politica finalmente ha riconosciuto la necessità di un salario minimo", scrive OCST

BELLINZONA – Per il ForumAlternativo un “passo indietro”, per l’OCST un “importante passo in avanti”. Insomma, sempre di passo si parla, ma in direzioni decisamente opposte! Il tema? La firma del rapporto sul rapporto da parte dei commissari della Gestione (a parte i liberali) di una proposta che vorrebbe una forchetta oraria crescente negli anni, con studi intermedi da parte del Governo.

“Un salario orario tra i 19 e i 19.50 franchi a partire dal 2021. Ed uno tra i 19.50 e i 20 franchi a partire dal 2023. Non sorprende ma lascia davvero l'amaro in bocca la proposta formulata oggi dalla commissione della Gestione in relazione al salario minimo. I livelli salariali proposti non solo non permetteranno di contrastare il dumping ma alimenteranno ulteriormente la pressione sui salari e sdoganeranno definitivamente l'idea che un salario lordo di poco superiore ai 3'000 franchi possa essere accettabile per il nostro cantone. Non ci siamo!”, tuona il ForumAlternativo.

“La classe politica tradisce ancora una volta le aspettative della popolazione che anni fa aveva accolto con entusiasmo la proposta di introdurre un salario minimo legale cantonale. Ma certamente i cittadini non immaginavano che anni di sterili discussioni avrebbero partorito una simile proposta”, commenta.

Un salario di questo tipo in Ticino non permette di arrivare alla fine del mese e non impedirà una messa in concorrenza sempre più brutale tra lavoratori con statuti diversi. Ridono le associazioni padronali, ridono tutti quei padroni che potranno continuare a retribuire salari da fame e gongolano i signori Regazzi. Piangono invece tutte quelle famiglie ticinesi che arrancano quotidianamente e che sopravvivono tra mille difficoltà per una situazione che in questi ultimi 10 anni si è fatta sempre più insostenibile. Ma piangono anche tutti quei giovani che dovranno continuare a dover emigrare oltre Gottardo per riuscire a trovare uno sbocco professionale dignitoso”, si legge ancora.

Per contro, esulta l’OCST. “L’introduzione avverrà in tre fasi per arrivare a un salario minimo paragonabile a quello in vigore in altri due Cantoni (Giura e Neuchâtel)”, scrive, spiegando che “la firma rappresenta un segnale positivo espresso dalla politica che ha finalmente, con grande consenso, riconosciuto la necessità di inserire un salario minimo vincolante”.

“Il nostro Cantone è purtroppo troppo spesso in balia di speculatori nei settori privi di un CCL. L’OCST è da anni impegnata nella diffusione dei CCL che, come risaputo, permettono di creare una comunità contrattuale e arginare i problemi dei vari settori. Il salario minimo è una buona base di partenza per implementare ulteriormente la presenza di CCL che apportano dei miglioramenti non solo a livello salariale e che secondo OCST restano lo strumento principale per arginare i problemi che affliggono il nostro mercato del lavoro”, continua il sindacato.

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