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28.11.2019 - 11:300

La campagna elettorale, le accuse di maschilismo, la parità, il PS e la destra

Bühler: "Non sono maschilista, per me parità è criticare chiunque se necessario". Quadri: "Accuse che c'entrano come i cavoli a merenda". Il tutto dopo il comunicato in cui si definiscono gli attacci a Zanini-Barzaghi "maschi e blocheriani"

LUGANO – Si prevede una campagna elettorale infuocata a Lugano verso le elezioni comunali di aprile: d’altro canto, in particolare destra e sinistra se le sono date di santa ragione, politicamente, anche nel pre federali, con lo strascico del ballottaggio (uscendo entrambi vincenti). Sulle rive del Ceresio PS e Verdi correranno assieme e oltre al rinnovo dei poteri a scaldare gli animi ci penserà a lungo ancora l’aeroporto, con i due possibili referendum, non dimenticando la questione dei documenti sulla naturalizzazione dell’Imam di Viganello pubblicate da Quadri (l’altro giorno Ghisletta e Borradori non se le sono mandate a dire).

Sono già partiti attacchi a Cristina Zanini-Barzaghi, accusata di raccoglier firme per il referendum sullo scalo (lei si è giustificata sulle nostre colonne dicendo che era quello cantonale e dunque non andava in contrasto col Municipio). Il PS si è difeso parlando di “attacchi blocheriani e maschi”. E su questo punto si sono fatti sentire Alain Bühler, neo presidente della sezione UDC di Lugano, e il Municipale leghista Lorenzo Quadri.

“Che dire, sarà una campagna elettorale interessante a Lugano. Una campagna dove guai se UDC e Lega osano muovere critiche nei confronti di esponenti femminili di PS, Verdi e liberali, verrebbero immediatamente indicate come attacchi di stampo maschilista e misogino. Ebbene, che sia ben chiaro sin d'ora, non sono maschilista, sono a favore della parità tra i sessi e mi tengo stretto il diritto di dibattere liberamente con chiunque e muovere critiche a chiunque se necessario, uomo o donna che sia. La parità sta anche in questo. Non mi farò di certo censurare dal femminismo à la carte che liberali e la sinistra parrebbero voler instaurare a Lugano”, dice Bühler, che posta una foto con la scritta “preparatevi, le censure femministe stanno arrivando”.

E Quadri: “PS di Lugano sempre più ridicolo. Dopo che in Consiglio comunale il presidente sezionale Ghisletta si è prodotto in sbroccate oltraggiose e diffamatorie nei confronti del sottoscritto, del Mattino e del sindaco, il partito ha ancora il coraggio di mandare in giro comunicati in cui frigna perché qualcuno si permette di criticare la sua municipale. Comunicati oltretutto farcito di patetiche accuse di maschilismo, che c’entrano come i cavoli a merenda ma vanno tanto di moda. Soprattutto quando non si hanno altri argomenti. Ma un minimo di decenza mai, eh?”.

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