LUGANO – Abbiamo riportato (vedi correlati) la proposta di Omar Wicht, consigliere comunale luganese, di mettere una tassa sulle auto dei frontalieri che entrano in Ticino, per salvaguardare l’ambiente. Lui parlava di 40 franchi mensili, calcolando che il Cantone avrebbe incassato 12 milioni annuali.
Ma non è stata un’idea isolata, una boutade insomma. A dimostrare che nella Lega questa corrente di pensiero, ovvero “se inquinano tassiamo i frontalieri”. La destra, si sa, non è mai stata tanto pro le corrente ambientaliste che urlano al disastro ecologico, però a questo punto dicono: “se il clima è davvero prioritario, si intervenga”.
È Lorenzo Quadri, Consigliere Nazionale, a concretizzare la proposta in una mozione al Consiglio Federale, proprio con questo titolo.
Parla del frontalierato che è esploso, sottolineando come a suo avviso la preferenza indigena non è servita, poi attacca: “La situazione creatasi in Ticino è insostenibile non solo sotto il profilo del mercato del lavoro, ma anche da quello viario ed ambientale, in considerazione del fatto che la maggior parte dei frontalieri arriva in Ticino uno per macchina. Inoltre, in prossimità del confine, gli attraversamenti sono spesso quattro al giorno, non “solo” due, poiché i frontalieri si recano a pranzo nelle zone italiane a ridosso della frontiera”.
“La particolare attenzione ai temi ambientali ostentata di recente dalle forze politiche, come pure dalla direttrice del DATEC, dovrebbe coerentemente rendere la riduzione del traffico transfrontaliero in Ticino - come pure nelle altre regioni di confine - una priorità anche della politica federale. Avendo il DATEC di recente ricevuto dal CF l’incarico di elaborare delle proposte per l’introduzione del mobility pricing, è chiaro che in tale contesto la necessità e l’urgenza di limitare i veicoli dei frontalieri devono essere tenute nella massima considerazione”, prosegue.
E chiede al Consiglio Federale di elaborare delle proposte per le seguenti misure:
“L’introduzione di una tassa d’entrata per frontalieri. Eventualmente sottoforma di prelevamento applicato a tutti gli automobilisti e poi integralmente rimborsato ai residenti con modalità da definire. La prospettata introduzione del contrassegno autostradale elettronico apre al proposito molteplici possibilità di prelievo, rispettivamente di riaccreditamento.
L’introduzione di una tassa ambientale a carico dei frontalieri i cui veicoli non hanno almeno tre occupanti”.