BELLINZONA – Fra pochi giorni scadranno i termini per presentarsi come possibili presidenti al posto di Igor Righini, che non sollecita come noto un nuovo mandato. E per il momento sembra si vada nella direzione di una co-presidenza, formata da un uomo e una donna.
Dopo la candidatura di Sirica e Riget arriva infatti quella di Evaristo Roncelli assieme a Simona Buri. “Correre insieme è una questione di complementarietà. Donna e uomo, Sotto e Sopraceneri, dentro e fuori dal Gran Consiglio, over e under quaranta. Insomma appariamo ben diversi, ma con una comune voglia di confrontarci e di trovare, assieme, soluzioni condivise. Crediamo che la diversità possa essere la nostra forza”, hanno detto al Corriere del Ticino.
Rifuggono il confronto con Sirica-Riget inteso come competizione, sottolineando che ciascuno ha le sue visioni in merito al futuro del partito. La loro non vuole andare verso una politica dei poli e desidera cambiare il clima che si respira alle riunioni. “Una politica di sole polarizzazioni porti solo a grandi discussioni, ma pochi risultati. Preferiamo puntare su buone discussioni che portino a buone proposte, a visioni allargate. Vogliamo che nel PS tutti si sentano come a casa, tranquilli di potersi esprimere e confrontare. Inoltre, vogliamo riportare nella vita di partito un po’ di allegria e di convialità. Troppo spesso capita di assistere a riunioni quasi aziendali, fredde e un po’ asettiche, ma dietro la parola compagni dovrebbe esserci molto di più”, proseguono.
L’alleanza coi Verdi deve a loro avviso continuare, anzi sono pronti a creare dei ponti con altre forze e vogliono incontrare la base, più per ascoltare idee che per portare la loro visione.