BERNA - "La grande sfida dei prossimi trent'anni è la svolta energetica". Ne è convinto, Rocco Cattaneo. Sia per salvaguardare l'ecologia che per andare verso una sicurezza dell'approvvigionamento. Una vita alla City Carburoil, poi la svolta a favore del solare. Il Consigliere Nazionale del PLR racconta di quanto creda nei suoi progetti volti a portare una energia pulita in Ticino e in Svizzera in una lunga intervista a La Regione.
Con la crisi del gas, il tema energia è tornato prepotentemente alla ribalta. Cattaneo da un paio d'anni porta avanti atti parlamentari e azioni volte a promuovere il solare, una sensibilità da sempre presente in lui, anche grazie alla passione per la bicicletta. A suo avviso, servirebbero maggiori incentivi per i pannelli solari, anche se "coi prezzi dell'energia che girano di questi tempi, investirvi diventa sempre più interessante. (...). Una persona che sul tetto della propria casa installa un impianto solare di una certa dimensione, dovrebbe avere una maggiore sicurezza per quanto riguarda gli introiti ottenuti grazie all'immissione nella rete elettrica dell'energia in esubero".
Gli impianti per le energie alternative, per Cattaneo, devono essere di grandi e medie dimensioni, non solo sui tetti ma anche lungo le autostrade, la ferrovia e via dicendo, togliendo delle barriere burocratiche che impediscono per esempio di piazzare dei pannelli solari su discariche, serre e laghi alpini. A suo avviso serve un mix energetico, senza cancellare quel che già esiste, ovvero il petrolio, incentivando la gente a produrre energie alternative.
Il Ticino? "Abbiamo una sensibilità ecologica non così spiccata come nel resto della Svizzera". E il Cantone dovrebbe fare di più. "Perchè il Consiglio di Stato non chiede un credito quadro per promuovere un'offensiva energetica? Lo fa Viola Amherd con gli edifici dell'esercito, perchè non dovrebbe farlo il Governo cantonale?". E BancaStato dovrebbe creare un fondo per "finanziare crediti ai privati che vorrebbero posare dei pannelli solari ma non hanno i soldi per farlo. Non capisco perchè non l'abbia ancora fatto".
Insomma, le idee sono tante. Si dice anche favorevole, come hanno chiesto i Verdi, all'obbligo per i nuovi edifici, ove possibile, di produrre in autonomia parte dell'energia consumata, come avviene in altri Cantoni.
Sulla dipendenza dalla Cina per la produzione dei pannelli, per Cattaneo "non è bella ma è sempre meglio che dipendere dalla Russia per il gas o da altri per il petrolio. In effetti, una volta acquistati i pannelli, questi funzionano per 30 anni senza che ci sia bisogno della Cina. Per le fonti energetiche fossili, la dipendenza la sentiamo subito: se Putin chiude il gas, l'Europa rischia di restare al freddo". Un motivo in più per cui urge trovare soluzioni.
L'ultima mozione in ordine di tempo del liberale è volta a capire che potenziale ci sia nelle discariche. Potrebbero essere, a suo avviso, un nuovo motore energetico, invece che luoghi che non producono nulla. Dove il Ticino, peraltro, avrebbe molte possibilità.