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Sanità
12.08.2019 - 08:520
Aggiornamento: 10:05

Neurochirurgo indagato, l'Ars Medica: "Emersi dettagli che non conoscevamo, lo sospendiamo"

La clinica presso cui opera l'uomo che avrebbe eseguito interventi fasulli ha preso la decisione dopo quanto letto ieri sul Caffé. "Vogliamo togliere ogni dubbio ai pazienti in merito alla loro sicurezza, comunque mai messa in dubbio"

LUGANO – Il neurochirurgo finito sotto indagine per aver, presumibilmente, solamente finto di eseguire alcuni interventi su pazienti (i casi sarebbero quattro), per reati quali lesioni gravi intenzionali, truffa alle assicurazioni sociali, falsità in documenti e in certificati, ora è stato sospeso. Quanto riportato dal Caffè ieri è stato determinante per i vertici della clinica dove opera, l’Ars Medica di Lugano, che inizialmente aveva optato per fargli proseguire l’attività.

In una nota a firma del direttore Fabio Rezzonico, si legge che “nelle ultime settimane, la Clinica ha collaborato strettamente con la Procura Pubblica e il Medico Cantonale per fare chiarezza sull’operato di un medico accreditato. La direzione ha sollecitato le autorità per avere maggiori informazioni ma, trattandosi di un’inchiesta in corso, non ha ricevuto da parte della Procuratrice e del Medico Cantonale, sufficienti informazioni per poter stimare la gravità delle accuse”.

Tuttavia, “i dettagli emersi dalla stampa domenicale finora non noti alla Clinica e ancora oggetto di indagine, nel rispetto dei pazienti, ci fanno propendere per una temporanea e precauzionale sospensione delle attività operatorie del medico coinvolto, fino a chiarimento dei fatti e il preavviso favorevole della autorità di vigilanza sanitaria. Pur avendo avuto le garanzie dalla magistratura che la sicurezza dei pazienti non è mai stata messa in pericolo e tenuto conto che quanto affermato dalla stampa è ancora da accertare, con i provvedimenti attuali vogliamo togliere ogni dubbio ai pazienti”.

“I pazienti del medico oggetto dell’inchiesta con interventi pianificati nelle prossime settimane verranno personalmente contattati dalla clinica per maggiori informazioni. Per contro, la clinica garantisce la normale presa a carico di tutti gli altri pazienti”, prosegue.

“La direzione medica e amministrativa restano a completa disposizione delle autorità ma non rilasceranno ulteriori informazioni finché la magistratura non avrà concluso il suo corso, che ci auguriamo sia il più rapido possibile”, termina la presa di posizione.

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