LODI - La paura c'è. In Lombardia il primo paziente positivo al Coronavirus è gravissimo, alcune fonti riportano di come anche la moglie 38enne, peraltro incinta, e un conoscente potrebbero essere stati a loro volta contagiati.
I due, oltre ai genitori dell'uomo, sono stati messi in isolamento.
E la psicosi da Coronavirus prosegue. Dunque, che fare?
Ha le idee chiare il medico, accademico e divulgatore scientifico italiano, attivo come ricercatore nel campo relativo allo sviluppo di anticorpi monoclonali umani contro agenti infettivi Roberto Burioni, che sui social è perentorio: "Le ultime notizie mi portano a ripetere per l’ennesima volta l’unica cosa importante. Chi torna dalla Cina deve stare in quarantena. Senza eccezioni. Spero che i politici lo capiscano perché le conseguenze di un errore sarebbero irreparabili".