BELLINZONA – Maurizio Jacobacci è da ieri sera l’allenatore del Lugano. Poteva liberarsi dal Bellinzona grazie a una clausola nel contratto, ma in ogni caso le modalità non sono piaciute ai granata (tra loro e i bianconeri c’è anche qualche ruggine relativa al Team Ticino).
Infatti, stando alle parole del presidente bellinzonese Righetti a La Regione, prima ha firmato col Lugano, poi lo ha avvisato. “Jacobacci mi ha telefonato perché aveva fretta di comunicarmi quanto aveva già comunque deciso di fare. La modalità scelta la ritengo ambigua e discutibile, in quanto non tradisce certo un grande attaccamento alla causa granata, da lui peraltro sposato solo qualche settimana fa, con entusiasmo. La sua decisione mi ha stordito, sono come un pugile suonato, all’angolo. Fino a poche ore fa avevo un allenatore, e ora ne sono sprovvisto. Non è il modo di fare”, spiega.
Ora mancano tre giornate alla sosta, i granata vogliono riflettere bene su come agire, per scegliere l’allenatore giusto.
Ma qualcosa da dire Paolo Righetti lo ha anche al Lugano. “Li avevo invitati a pazientare un attimo, per poter quantomeno redigere un comunicato congiunto, ma hanno voluto fare di testa propria rendendo noto l’avvicendamento secondo i loro tempi”.