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Cronaca
13.04.2017 - 10:230
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Decreto d'accusa per Lisa Bosia Mirra. Aiutò clandestini a entrare in Svizzera in almeno nove casi

È stata ritenuta colpevole di ripetuta incitazione all'entrata, alla partenza e al soggiorno illegale, e condannata alla pena pecuniaria di 80 aliquote giornaliere sospese per due anni

BELLINZONA - Il Ministero Pubblico segnala che, al termine dell'inchiesta, nei confronti di Lisa Bosia Mirra, deputata in Gran Consiglio del Canton Ticino, è stato emanato un Decreto d'accusa. Come si ricorderà, essa nel settembre scorso venne fermata dalle Guardie di confine per aver collaborato attivamente all''entrata illegale in Svizzera di cittadini stranieri sprovvisti dei documenti necessari di legittimazione.

L'inchiesta ha appurato che ciò è avvenuto già in precedenza; almeno nove volte, in totale, fra l'agosto e il settembre 2016 con diverse modalità.

La Signora Bosia Mirra è dunque stata ritenuta colpevole di ripetuta incitazione all'entrata, alla partenza e al soggiorno illegale secondo la Legge federale sugli stranieri, e condannata alla pena pecuniaria di 80 aliquote giornaliere.

L'esecuzione della pena è stata sospesa condizionalmente per un periodo di prova di 2 anni e nei suoi confronti comminata pure una multa, oltre al pagamento delle spese giudiziarie.

Se la deputata socialista decidesse di contestare il decreto d'accusa, dovrà affrontare un processo, altrimenti la vicenda, che tanto aveva fatto discutere, si chiude qui.
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