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Cronaca
13.05.2017 - 21:280
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Quadri ne ha per tutti, "che questa associazione che firma con la svastica torni da dove è venuta. Ma i compagni socialisti..."

Arriva anche il post del Consigliere Nazionale in merito alla vicenda di Bello Figo. "Si urla all'estremismo di destra, dov'era la sinistra quando imperversavano i no borders. Siete scontati!"

di Lorenzo Quadri*

Due considerazioni su questa vicenda:

1) Chi minaccia un esercente per un evento - per quanto il "perfomer" ("artista" è, evidentemente, troppo dire) possa raccontare scempiaggini - invocando la nostra cultura e la nostra nazione non è un patriota, è un delinquente che commette un reato penale. Non si difendono la nostra cultura i nostri principi ed i nostri ideali con azioni violente e ricatti che ne costituiscono la negazione. Le minacce inviate da questi estremisti non "difendono i nostri valori", li offendono solo. Non si può rivendicare la libertà d'espressione per sé e poi pretendere di negarla agli altri con la violenza, le minacce anonime, i "se non fate quel che diciamo spacchiamo tutto". Che questa associazione che firma i volantini con le svastiche torni quanto prima nel nulla da cui è venuta.

2) Il modo in cui i compagni luganesi si tuffano a pesce sulla vicenda e tentano di cavalcarla per i propri scopi, addirittura con un'interpellanza urgente al municipio di Lugano (uella!), è squallido. Prevedibilmente squallido. Proprio i compagni, che organizzavano le manifestazioni contro il Mattino, adesso vorrebbero ergersi a paladini della libertà d'espressione? Ma non facciamo ridere i polli. Adesso si urla all'estremismo di destra: dov'era la sinistruccia quando i "no borders" imperversavano, vandalizzavano e minacciavano a Chiasso a sostegno dei finti rifugiati con lo smartphone (quelli che per il PS "devono entrare tutti")? Come mai nessun parlamentare socialista ha presentato interpellanze urgenti sull' "estremismo di sinistra"?

Scommettiamo che se fosse stata l'estrema sinistra a minacciare un esercente che intendeva dare spazio ad un invitato "di destra" (magari un odiato populista!) i compagni se ne sarebbero stati zitti zitti e magari avrebbero pure detto che le minacce erano giustificate, perché la libertà d'espressione, come la morale, per certuni vale solo a senso unico?

Nell'interpellanza del PS l'unica cosa che urge è la "voglia matta" di montare la panna per far credere che in Ticino esista un problema reale di estremismo di destra - e quindi ovviamente di razzismo. Problema di cui naturalmente incolpare i soliti "populisti, razzisti, ecc ecc".

Compagni, ormai state diventando scontati.

*consigliere Nazionale e Municipale di Lugano, Lega
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