Cronaca
29.08.2017 - 12:300
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Sipario sulla Argo 1
La ditta, al centro dello scandalo che per mesi ha fatto parlare e che ha colpito il Dipartimento di Paolo Beltraminelli, si è sciolta a seguito del fallimento decretato il 16 agosto dalla Pretura bellinzonese
CADENAZZO- Quando la bufera ha investito la Argo 1, in pochi credevano che l'agenzia di sicurezza privata che aveva ottenuto dal DSS il mandato diretto (mai ratificato) per la sorveglianza dei centri asilanti, sarebbe sopravvissuta, e così è stato. Il direttore operativo era finito in carcere con l'accusa di usura e di maltrattamento ai danni di un giovane asilante, contemporaneamente un'altra inchiesta, questa volta federale, aveva fatto finire dietro le sbarre un dipendente, presunto reclutatore ISIS: l'uomo è stato condannato in questi giorni e presto uscirà di prigione.
Alla Argo 1 era poi stato tolto il mandato, con la polemica che montava. Anche dopo che sul caso di è chinata una speciale Sottocommissione della Gestione rimangono dei dubbi e delle domande irrisolte su quello che è divenuto uno scandalo che ha travolto il Dipartimento di Paolo Beltraminelli.
All'azienda era stato tolto il permesso per operare, e si era ben presto scoperto che, al momento dell'assegnazione del mandato, addirittura non aveva i requisiti per farne fronte. avevamo interpellato un dipendente, che aveva chiesto di poter lavorare, ritenendo sé stesso e i colleghi incolpevoli di fronte a quanto stava accadendo.
Ed ora, quasi in sordina, la ditta è fallita. La procedura di fronte alla Pretura del distretto di Bellinzona, come si legge su La Regione questa mattina, ha avuto luogo il 16 agosto. Ed ora sul foglio ufficiale svizzero di commercio si legge che “la società è sciolta in seguito a fallimento pronunciato con decreto della Pretura del distretto di Bellinzona del 16 agosto”.
Una fine ingloriosa, nel silenzio, per l'agenzia che ha agitato la politica ticinese e su cui si attendono ancora risposte.