CADENAZZO- Quando la bufera ha investito la Argo 1, in pochi credevano che l'agenzia di sicurezza privata che aveva ottenuto dal DSS il mandato diretto (mai ratificato) per la sorveglianza dei centri asilanti, sarebbe sopravvissuta, e così è stato. Il direttore operativo era finito in carcere con l'accusa di usura e di maltrattamento ai danni di un giovane asilante, contemporaneamente un'altra inchiesta, questa volta federale, aveva fatto finire dietro le sbarre un dipendente, presunto reclutatore ISIS: l'uomo è stato condannato in questi giorni e presto uscirà di prigione.