Politica
02.11.2017 - 09:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
I cittadini aspettano fuori. "Vogliamo guardare i politici negli occhi". Il Forum Alternativo aderisce e spara, "nessuno esce bene dal caso Argo 1"
È stata organizzata una manifestazione pacifica dopo i lavori del Gran Consiglio. Il Forum Alternativo, "su tutti brilla Beltraminelli ma Vitta non si è mai scusato per le 150 fatture, che dire poi di Gobbi e delle autorizzazioni e degli altri due Ministri che sembrano complici e non indignati"
BELLINZONA – I Verdi, nella loro lettera a Paolo Beltraminelli, avevano scritto che quanto sta accadendo nel Governo allontana sempre più gente dalla politica, compresi i giovani. In effetti, spesso si avverte nelle persone civili uno scollamento col mondo politico, da cui si sente poco ascoltato e da cui, soprattutto dopo i recenti scandali, passaporti e soprattutto Argo 1, sono deluse.
Il tam tam ha fatto nascere da Facebook, un’iniziativa, “Ti aspetto fuori”. Pacifica ma dimostrativa. Il 6 novembre il Gran Consiglio riprenderà i lavori, dovrebbe essere dato il via libera a una commissione d’inchiesta parlamentare sul caso Argo 1 e Paolo Beltraminelli, assieme ai colleghi, dovrà rispondere a vari atti parlamentari. Cosa vogliono fare questi cittadini? Fissare negli occhi i politici, null’altro, da quanto scrivono: “li aspetteremo fuori, tranquilli e in silenzio, e li guarderemo passare: li fisseremo negli occhi e ci lasceremo guardare, per ricordargli che ci siamo e che loro sono lì per noi, per noi tutti. Evidentemente il titolo “T’aspetto fuori” non è una intimidazione, ma vuole invocare l’immagine di cittadini che subito dopo la seduta del Gran Consiglio aspettano fuori del parlamento i propri rappresentanti per ricordar loro che i cittadini esistono e siono lì a guardarli mentre prendono molte importanti decisioni riguardo alle nostra vite”.
Già l’assunto di base dell’idea non lusinghiero, ovvero si definiscono i politici come qualcuno che “nel periodo di tre anni e sei mesi che sta tra una campagna elettorale e l’altra” fa poco o nulla per i cittadini. E adesso,”il nostro Cantone è stato teatro di molti scandali, di molte leggerezze e di molti scivoloni, e l’impressione di alcune (forse molte) persone è che i nostri rappresentati e i nostri funzionari non prendano seriamente il compito da noi affidatogli come invece dovrebbero”. Quindi, l’intenzione è di trovarsi, alle 18, fuori da Palazzo delle Orsoline.
Quante persone aderiranno? I partecipanti all’evento creato in Facebook non sembrano molti, e gli stessi organizzatori contano sul potere della diffusione. Non tutti per forza cliccano su “parteciperò”, quindi i dati potrebbero non essere veritieri.
Intanto, l’iniziativa sta trovando spazio sui media, e appoggi: il Forum Alternativo, per esempio, ha inviato un comunicato per segnalare l’adesione.
I toni sono ancor più decisi di quelli di chi ha creato l’evento. Si parla di “democrazia alla canna del gas” e di “manifesta incapacità” da parte del Governo.
Sì, perché se per gli ideatori di “Ti aspetto fuori”, l’obiettivo principale è Paolo Beltraminelli, qui si contestano tutti i cinque Ministri.
Per primo, il pipidino: “su tutti brilla Paolo Beltraminelli, all'oscuro di mandati diretti fantasma, di riunioni segrete a cui partecipa il suo presidente di partito, all'oscuro di e-mail per licenziare testimoni della procura, di funzionari del suo dipartimento pagati per investigare su inchieste giornalistiche. E ci fermiamo qui per carità di grazia. L'unica cosa che sembra sapere Beltraminelli di quel che avviene nel suo dipartimento, sono le veline infamanti e false da spedire alla stampa servile”.
Ma ce n’è anche per gli altri. “Dal caso Argo 1 non esce bene neanche Christian Vitta. Neanche una scusa, un'assunzione di colpa per il suo dipartimento che ha pagato 150 fatture di un mandato fantasma durato quasi tre anni. Che dire del Dipartimento di Gobbi, incapace di segnalare l'insufficienza di agenti autorizzati a esercitare di una società inesistente a cui il cantone affida un compito delicato? Che dire invece dell'autorizzazione con ruoli dirigenziali a colui che successivamente è stato condannato per propaganda islamica radicale?”.
In teoria, Zali e Bertoli c’entrano poco, ma il Forum Alternativo (pur avendo simpatie di sinistra non risparmia il rappresentante PS), sono stato “muti e silenti lungo tutti i mesi di scandalo Argo dando la netta impressione di essere più dei complici che degli uomini di stato indignati”.
Quindi, li aspetteranno fuori, per guardarli negli occhi. Il 6 novembre si preannuncia una giornata calda per la politica ticinese.