Cronaca
28.02.2018 - 17:590
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Il "sacrificio" di Moretti: lascia la conduzione politica del San Carlo. La direttrice sanitaria difende la qualità delle cure. Nessun accenno al caso-frontalieri
Ieri aveva suscitato parecchie discussioni un'interrogazione del leghista D'Errico sui posti di responsabilità ma dalla seduta del Municipio, in cui si è parlato a lungo dell'istituto, non è trapelato nulla. Moretti fa un passo indietro, al suo posto si occuperà della casa anziani Cotti
LOCARNO – Il San Carlo continua a far parlare di sé. Le dimissioni a catena dei responsabili, le accuse di cure non ottimali, e per ultima l’interrogazione di Aron D’Errico in merito ai frontalieri con ruoli di responsabilità.
Ronnie Moretti, capodicastero, è sotto scacco da tempo, e ieri ha preso una decisione clamorosa: fa un passo indietro, di lasciando la conduzione politica dell’Istituto. “Una decisione presa nella consapevolezza di aver garantito in questi anni, anche grazie all’impegno e dedizione di tutti i collaboratori presenti in Istitutom buone cure, nonché un’attenzione permanente all’ospite nell’intento di fare le scelte giuste per il miglioramento della Casa”, ha detto, e nel comunicato si usa il termine “sacrificarsi”. A rilevare la conduzione politica dell’Istituto San Carlo sarà il municipale Giuseppe Cotti, capo dicastero Educazione Cultura e Sport, con la supervisione del Sindaco Alain Scherrer”.
Il Municipio ieri si è soffermato a lungo sul tema San Carlo, incassando anche le dimissioni del responsabile delle cure della Casa per anziani. La dottoressa Marianna Balerna Silke, direttore sanitario, ha voluto precisare alcuni aspetti. In particolare un articolo de La Regione, ha creato “gravi ripercussioni, infondendo allarmismo tra parenti e residenti ma soprattutto generando una forte indignazione presso il personale di cura, il quale (interpellato in merito) si dissocia fortemente da quanto pubblicato ed in particolare riguardo al peggioramento della qualità delle cure, con riferimento specifico alle ferite da decubito ed al clima di lavoro. Da quando la nuova Direzione è operativa (a metà dell’anno scorso) il clima di lavoro è invece sensibilmente migliorato e lo indica anche la diminuzione di assenze dal lavoro per sovraccarico psico-fisico”.
Sottolinea come il numero di decubiti degli ospiti non sia affatto maggiore rispetto alla media, e come anche l’influenza sia stata tenuta sotto controllo, grazie all’impegno del personale. “Non è vero che la qualità delle cure sia peggiorata. E ci rammarichiamo che quanto è stato pubblicato possa non solo fuorviare in questo senso, ma anche ledere la professionalità del personale curante della casa anziani San Carlo, che ogni giorno si impegna con molta professionalità e serietà nella cura dei propri residenti. Residenti che tra l’altro, sentendosi offesi da quanto pubblicato su “laRegione”, hanno spontaneamente deciso di manifestare pubblicamente il loro dissenso nei confronti dell’articolo. Anche diversi famigliari si sono espressi, distanziandosi dalle affermazioni dell’articolo in causa in quanto, vedendo da vicino le cure prestate ai loro cari, hanno potuto verificare di persona che esse sono di buona qualità e svolte in modo professionale. Desideriamo quindi ribadire che la qualità delle cure presso la Casa per anziani San Carlo viene garantita e gli eventuali (umanamente inevitabili) errori vengono tracciati e discussi in modo da poter ulteriormente migliorare, sempre nell’ interesse dei residenti”.
Malgrado appunto il Municipio nella sua seduta abbia parlato principalmente del San Carlo, non è trapelato nulla riguardo al caso dei frontalieri. Bisognerà dunque attendere la risposta all’interrogazione di D’Errico.