Cronaca
12.04.2018 - 11:270
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:51
Un annuncio fa discutere: dai 2'300 ai 3'300 franchi per un 50% che diventerà 100%. Ma Fonio spiega, "in questo settore c'è un CNL in vigore". Che poi sia basso, è un altro discorso...
Un'azienda con sede legale a Lugano e operativa a Chiasso cerca un impiegato/a contabile amministrativo/a: si richiedono 2-3 anni di esperienza, diploma cantonale, AFC o equivalente, come pure studi in Ragioneria. Il CNL parla di 19,65 franchi orari, per cui non si può gridare allo scandalo
CHIASSO – Era già salita (o meglio scesa, anche se l’italiano non prevede questo modo di dire, ci permettiamo di inventarlo dato il contenuto…) agli onori della cronaca per aver offerto uno stipendio di 944 franchi a una ragazza per vendere spazi pubblicitari alle prostitute. Adesso un’azienda con sede legale a Lugano e operativa a Chiasso torna alla ribalta per un contratto di lavoro che ai più è parso basso, ma questa volta ha ragione.
Ieri abbiamo notato su Linkedin, sito che offre contatti e offerte di lavoro, un annuncio dubbio. Prima di pubblicarlo, però, abbiamo preferito interpellare il sindacalista OCST Giorgio Fonio, per capire se quanto proposto, oggetto oggi di articoli che urlano allo scandalo, è corretto. "Ebbene, potrebbe andare bene se la percentuale di occupazione fosse del 50%. Altrimenti bisognerebbe parametrizzare il tutto, secondo il salario minimo attualmente in vigore in questo setore".
Andiamo con ordine. Il posto offerto è di impiegato/a contabile amministrativo/a in un’azienda che si definisce “solida e stabile, dinamica e in forte crescita”. La selezione, viene precisato, non è rivolta a figure manageriali ma la persona assunta avrà un ruolo operativo nell’area amministrativa dell’azienda, “in supporto al responsabile amministrazione e finanza” e sono richiesti almeno 2-3 anni di esperienza nel medesimo settore.
Tra l’altro, viene detto che si avrà a che fare col mondo di fatto a luci rosse, per cui viene avvisato chi non ha familiarità o ha legittimi impedimenti personali verso il settore (ivi inclusi quelli morali) è pregato di astenersi.
Si domanda una perfetta conoscenza della lingua italiana, gli anni di esperienza, un diploma cantonale o AFC o equivalente. All’inizio dell’annuncio, si parla di una persona “fortemente motivata e diplomata in Ragioneria o Studi aziendali”. Un termine prettamente italiano, e infatti viene detto che la ricerca è rivolta anche ai frontalieri. Non esclusivamente ma anche.
Il contratto offerto è a tempo indeterminato, inizialmente al 50% e un passaggio al 100% entro fine 2018. Stipendio? Dai 2’3000 franchi ai 3'300. In molti hanno gridato allo scandalo. Giorgio Fonio di OCST ci ha spiegato che il CNL nel settore prevede un minimo di 19,65 franchi orari. Dunque, calcolando una settimana lavorativa di una quarantina di ore come tempo pieno, si raggiunge una somma di circa 3'150. Per cui, 3'300 franchi è regolare.
2'300 è basso, come tutto ciò che è sotto la soglia di 3'150. Il salario finale, invece, ha senso. Certo, pensare di viverci, con annessi e connessi, ovvero affitto, cassa malati, cibo eccetera, è un altro discorso. Ma qui si va su un altro discorso, cioè i salari ticinesi.