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Cronaca
19.04.2018 - 12:450
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:51

Clamoroso! Ruba in banca, la sua seconda possibilità è... al DSS

Un'impiegata d'ufficio presso il Dipartimento di Beltraminelli ha un passato in cui è stata licenziata dalla filiale dove lavorava per furti ai clienti. Alcuni di essi sarebbero stati tacitati con accordi privati con denaro. Solo un superiore sarebbe a conoscenza del fatto, ora il DSS farà delle verifiche

BELLINZONA – La seconda possibilità di una donna licenziata per furto in banca è… presso il DSS (eh sì, ancora quello di Beltraminelli… che posta su Facebook immagini di esercizio fisico parlando di “cadreghino che balla”).

A raccontare la vicenda, intricata e piena di silenzi e no comment, è tio.ch. La donna lavorava in banca, nel Bellinzonese, dove ha compiuto una serie di furti ai danni della clientela. È stata licenziata, ovviamente, ma nessuno ha sporto denuncia, per cui la vicenda non è mai stata resa di dominio pubblico. Anche le vittime sono state tacitate, qualcuna con accordi privati in cambio di soldi (una prassi comunque non nuova, sembrerebbe).

La donna, quindi, si è messa alla ricerca di un nuovo lavoro, senza che sul suo curriculum comparissero i furti, e lo ha trovato, in ufficio, presso il Dipartimento Sanità e Socialità. Pare che un suo superiore sappia del suo passato, ma non lo ha ritenuto un problema. I colleghi, ovviamente, non sono a conoscenza di nulla.

Tio spiega come diverse segnalazioni siano arrivate al DSS, senza conseguenze. Lo stesso portale ha cercato di parlare con le vittime tacitate e con il legale della donna, non ottenendo informazioni ulteriori. Ora la direzione del DSS è pronta a far partire verifiche, riferisce.
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