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20.04.2018 - 16:220
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Bordate Mattei-Robbiani. "Fra lui e Filippini c'è un fil rouge d'inumanità: bravo DSS che hai dato una seconda possibilità". "Non prendo lezioni da chi chiama gli omosessuali 'checche' "

Mattei si esprime a favore della donna, che aveva rubato in banca. "Deve essere messa alla berlina in eterno, senza alcuna altra possibilità di vivere una nuova vita professionale?"- E Robbiani contrattacca, "faccia meno marchette col PPD e la pianti di nascondersi dietro il nomignolo MontagnaViva"

BELLINZONA – A margine della vicenda della funzionaria del DSS che in passato aveva rubato in banca, arrivando a essere licenziata ma non denunciata (i clienti derubati sono stati messi a tacere anche con soldi), va in scena lo scontro Mattei-Robbiani.

Perché il secondo, assieme ai deputati de La Destra, con in testa Lara Filippini, gridava allo scandalo e interrogava il Governo per capire chi sapesse (Paolo Beltraminelli? Il Ministro ha detto a tio.ch di non avere nulla da dire), e il primo non ha gradito.

“Funzionaria assunta al DSS, anche Robbiani interroga il Governo...un bel tacer non fu mai scritto (sicuramente vale anche per me) “, ha postato su Facebook, riferendosi a fatti che lo vedevano protagonista. “Tra Filippini e Robbiani vi è un fil rouge di inumanità. La Signora, che non conosco, avrà anche sbagliato e sicuramente duramente pagato. Deve essere alla berlina in eterno, senza alcuna altra possibilità di vivere una nuova vita professionale? Bravo Cantone e DSS per averla aiutata a rientrare in attività dopo uno sbaglio. Ma che trave avete voi negli occhi che vedete le pagliuzze in quelli degli altri? Sono disgustato!”.

Insomma, una seconda possibilità non si nega, anzi onore a chi lo ha fatto, in particolare il DSS (anche se pare che praticamente nessuno sapesse del passato della donna).

La reazione di Massimiliano Robbiani non si è fatta attendere, sempre via social. “Prendere lezioni da chi definisce gli omosessuali della checche fa sorridere. Faccia meno " marchette" con i PPD e la pianti di nascondersi con il nomignolo Montagna Viva”. Mattei aveva precisato che valeva anche per lui, quindi pensando sicuramente alla polemica scoppiata per gli insulti a Caverzasio. qui da parte del leghista c’è anche una polemica politica, ovvero l’insinuazione che dietro MontagnaViva si nasconda il PPD. Ma è un altro discorso.
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