CRONACA
Detto fatto: arriva l'interpellanza UDC sul rosario. La PolCom pareva non essere contraria, la manifestazione sarebbe durata un'oretta, con una statua della Madonna di Fatima
Bühler, Bassi e Galeazzi chiedono lumi al Municipio: "ci sono informazioni che non sappiamo che hanno portato a decidere per il no? Esprime dissenso verso il Gay Pride è per voi lesivo dei diritti fondamentali altrui? Non pensa di avere due pesi e due misure, vedi proteste non autorizzate della sinistra?"
CRONACA

Un rosario contro il Gay Pride, il Municipio di Lugano dice no. Helvetia Christiana, "è cristianofobia". Scende in campo l'UDC

05 MAGGIO 2018
CRONACA

Un rosario contro il Gay Pride, il Municipio di Lugano dice no. Helvetia Christiana, "è cristianofobia". Scende in campo l'UDC

05 MAGGIO 2018
CRONACA

Il rosario delle polemiche. "Perché impedire una preghiera, che male fa?". "Chi la organizzava è un gruppo di trogloditi". "Ne fate uno anche prima della Street Parade o della festa d'autunno?"

06 MAGGIO 2018
CRONACA

Il rosario delle polemiche. "Perché impedire una preghiera, che male fa?". "Chi la organizzava è un gruppo di trogloditi". "Ne fate uno anche prima della Street Parade o della festa d'autunno?"

06 MAGGIO 2018
CRONACA

Il presidente di Helvetia Christiana, "ci hanno dati ragione anche i comunisti. L'omosessualità non è un peccato, solo che si parla di famiglia... I cattolici danno fastidio"

06 MAGGIO 2018
CRONACA

Il presidente di Helvetia Christiana, "ci hanno dati ragione anche i comunisti. L'omosessualità non è un peccato, solo che si parla di famiglia... I cattolici danno fastidio"

06 MAGGIO 2018
LUGANO – L’avevano preannunciata, ed è arrivata: l’UDC luganese inoltra un’interpellanza in merito al rosario che l’Associazione Helvetia Christiana voleva svolgere in occasione (o quanto meno, nelle vicinanze) del Gay Pride, negato dal Comune di Lugano.

Bühler, Bassi e Galeazzi precisano subito di non entrare nel merito delle “tifoserie” dell’una o dell’altra parte. “Non è intenzione dei sottoscritti entrare in una o l’altra tifoseria in merito al dibattito attorno al Gay Pride, manifestazione a cui va riconosciuto il diritto di aver luogo, come ai suoi partecipanti va riconosciuto e rispettato il diritto d’opinione che la nostra Costituzione federale sancisce e garantisce a tutti i cittadini. Diritti che il Municipio parrebbe aver negato ad un’Associazione poggiando la sua tesi su basi soggettive anziché oggettive come la prassi richiederebbe di trattare simili questioni, venendo meno al principio di buona fede che lo Stato è chiamato a garantire a ogni cittadino. L’associazione dichiara obbiettivi leciti, dichiara di volerli raggiungere con mezzi altrettanto leciti e pacifici, come una preghiera e, sinora, non ci risulta che vi siano pendenze o precedenti che dimostrino che essa rappresenti un problema d’ordine pubblico o abbia leso i diritti fondamentali altrui”, si legge.

L’UDC ne fa, appunto, una questione di diritti. E svela qualcosa in più su come è avvenuta la richiesta da parte dell’associazione che, viene precisato, ha già svolto una manifestazione simile a Lucerna. “In data 28 dicembre la sezione amministrativa della Polizia Comunale (PolCom) invitava il Signor Giglio a contattare telefonicamente un funzionario. Il mese seguente, sono intercorse alcune telefonate tra l’Associazione e il funzionario della PolCom al fine di chiarire i contorni di questa manifestazione pubblica, nella fattispecie, secondo quanto dichiarato dal Signor Giglio, sarebbe stato annunciato un gruppo di 15/20 persone che avrebbe recitato un rosario pubblico senza l’ausilio di palchi, bancarelle o pulpiti, ma solo di una statua della Madonna di Fatima a cui la preghiera sarebbe stata rivolta. Tempo totale della manifestazione: 60 minuti circa”, si legge nel testo.

Il funzionario di Polizia riteneva che non ci sarebbe stato nulla in contrario, ma specificava che la decisione sarebbe stata del Municipio. Essa arrivava, dopo un’altra email di sollecitazione e di richiesta spiegazioni sui tempi lunghi, da parte di Giglio, il 2 maggio. Un no, come sappiamo.

I tre interpellanti citano gli articoli costituzionali 9, 15 e 16, rispettivamente “Protezione dall'arbitrio e tutela della buona fede”, “Libertà di credo e di coscienza” e “Libertà d'opinione e d'informazione”, e pongono una serie di domande:

"1) Quali sono gli interessi in gioco che il Municipio ha soppesato per negare l’autorizzazione di un pacifico rosario su suolo pubblico?

2) Quali le motivazioni che hanno portato l’Esecutivo a respingere la sopraccitata richiesta?

3) Quali minacce all’ordine pubblico ha intravisto il Municipio nella recitazione di un rosario su suolo pubblico?

4) La dichiarata disponibilità dell’Associazione a concordare con le Autorità la data, l’ora e il luogo è stata presa in considerazione dal Municipio ai della decisione?

5) Il Municipio non reputa di essersi spinto arbitrariamente oltre nella espressione di giudizi di parte nei confronti dell’Associazione, venendo meno al principio di buona fede sancito dalla Costituzione?

Vi sono ulteriori informazioni, al pubblico sconosciute, che hanno fatto sì che il Municipio propendesse verso la non concessione dell’Autorizzazione? Se si, quali informazioni?

6) Il Municipio ritiene che la difesa dei valori cristiani nella nostra società sia un obiettivo di stampo estremista e lesivo dei diritti fondamentali altrui?

7) Il Municipio ritiene che esprimere dissenso nei confronti di una manifestazione come il corteo del Gay Pride (non le restanti manifestazioni in programma), ritenendolo indecoroso e sopra le righe, sia un atto lesivo dei diritti fondamentali altrui?

8) In merito alla “parità di trattamento” ventilata nella decisione, a quali richieste simili si riferisce il Municipio? Si tratta di richieste provenienti da fedi ufficialmente riconosciute dallo Stato, come la religione cattolica-romana?

9) Il Municipio non ritiene di utilizzare due pesi e due misure nel trattamento delle manifestazioni cittadine quando tollera le proteste non autorizzate da parte degli ambienti di estrema sinistra, con annessi atti illeciti contro beni pubblici e privati o i nostri rappresentanti dell’ordine, mentre nega un’autorizzazione regolarmente richiesta per un pacifico atto di preghiera sulla pubblica piazza?"

Potrebbe interessarti anche

CRONACA

Gay Pride, sono bordate! "UDC, difendete solo il diritto di manifestare odio". "È la parata della vergogna, gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati"

CRONACA

Un rosario, e non solo, di riparazione al Gay Pride si farà! E un sondaggio fa emergere che i ticinesi non sono molto favorevoli alla manifestazione

CRONACA

Clamoroso! Sulla richiesta di rosario negata dal Municipio, il Consiglio di Stato dà ragione a Helvetia Christiana!

CRONACA

Monsignor Lazzeri ne ha per tutti, "la preghiera non va strumentalizzata, e neppure usata politicamente. Non conosco Helvetia Christiana e sul Pride dico che..."

CRONACA

Rosario "in riparazione dei peccati", Helvetia Christiana ricorre in Governo e bacchetta la Lega: "stupisce che proprio un Municipio a vostra maggioranza si allinei al pensiero unico"

CRONACA

Un Gay Pride per farsi conoscere e accettare, una comunità LGTB che cerca il modo migliore per farlo. Dietro le quinte di una manifestazione che non sarà solo una festa

In Vetrina

IN VETRINA

Intrappolati nella rete: la dipendenza da internet e le sue insidie

04 APRILE 2025
IN VETRINA

Cieslakiewicz, l'anno d'oro di BancaStato e il commosso 'Grazie!' a Bernardino Bulla

14 MARZO 2025
IN VETRINA

Innovative, di design e ecosostenibili: ecco le superfici su misura firmate Gehri Rivestimenti

13 MARZO 2025
IN VETRINA

Tennis, attenzione agli infortuni: traumi acuti e da sovraccarico sotto la lente

12 MARZO 2025
IN VETRINA

Alla TIGEL una giornata all'insegna del Gusto. E il "Master Chef" del gelato

05 MARZO 2025
IN VETRINA

Linfedema e lipedema: patologie ancora sottovalutate. “La diagnosi tardiva è la vera barriera da superare”

25 FEBBRAIO 2025