Cronaca
07.05.2018 - 22:440
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Monsignor Lazzeri ne ha per tutti, "la preghiera non va strumentalizzata, e neppure usata politicamente. Non conosco Helvetia Christiana e sul Pride dico che..."
Il Vescovo interviene sulla polemica per il rosario e il mancato permesso, lanciando stoccate all'Associazione ed anche all'UDC che ha inoltrato un'interpellanza. "La preghiera è la risposta alla parola di Dio, non va fatta per affermare dei valori o rivendicare posizioni diverse da quelle degli altri"
LUGANO – A Monisgnor Valerio Lazzeri l’idea di un rosario in concomitanza col Gay Pride, di fatto per contrastarlo, pur senza andare contro le persone, non piace. Lo dice chiaro e tondo, e lancia qualche stoccata anche a Helvetia Christiana, l’associazione che voleva organizzare la manifestazione.
“La preghiera non va fatta per affermare dei valori o per rivendicare posizioni diverse da quelle degli altri. È la risposta alla parola di Dio. Non può essere strumentalizzata, neppure per fini perseguiti con buone intenzioni. Si rischia di svilirne il senso.”, ha detto parlando col colleghi di ticinonews.ch e del Corriere del Ticino. “La preghiera non può essere usata politicamente”. Stoccata, dunque, anche all’UDC che ha inoltrato un’interpellanza?
Ha affermato di non conoscere l’associazione, ma che essa non sta perseguendo la via corretta per una società con i valori cristiani e evangelici. La Città per contro non ha mai rifiutato l’accordo a nessuna manifestazione organizzata dalla Chiesa.
In merito al Gay Pride, ovviamente non condivide ma nemmeno condanna. “Non tutte le rivendicazioni LGBT corrispondono alla visione cattolica della famiglia: le discrepanze sono evidenti ma da lì a dire che siamo categoricamente contrari ce ne passa. Nella società ci sono tante correnti, tante espressioni che non corrispondono al nostro modo d'intendere la vita, l'uomo, la famiglia e le relazioni, ma questo non significa che ogni volta che qualcosa non corrisponde a questa nostra visione dobbiamo generare un movimento contrario. Anzi, dobbiamo ascoltare in modo profondo queste rivendicazioni”.