MAGADINO – Il lupo da sempre divide: c’è chi lo vorrebbe eliminare, chi lo teme, chi lo tollera. L’avvistamento, con un video che circola e che abbiamo ripreso l’altro giorno, alimenta il sospetto che il predatore sia presente sul Piano di Magadino, dove avrebbe sbranato alcune pecore.
Cosa fare, dunque? Per Fabio Regazzi, per esempio, il rischio è che si stiano formando dei piccoli branchi, e aggiunge: “quando un lupo inizia ad avvicinarsi troppo agli abitati bisogna intervenire, perché parliamo comunque di un grande predatore, guidato dall’istinto di uccidere. Personalmente non vorrei trovarmi faccia a faccia con un lupo mentre faccio jogging sulla golena del Ticino. E, pur senza fare allarmismo a buon mercato, penso anche a mamme e bambini”.
Anilamife Ticino, con Nash Pettinaroli, aveva replicato con un video su Facebook, spiegando che il lupo è una specie protetta, “lo dico a chi vuole farlo fuori. Potrebbe essere un lupo, e temo di sapere che fine farà. Ci sono dei parchi protetti dove potrebbe essere sistemato, basterebbe avere la voglia di dargli un sonnifero e portarlo lì. Non deve finire come con M13, per esempio”. E poi aveva minacciato, “se qualcuno lo uccide, andiamo sino a Strasburgo. Questa volta non ci fermeremo”.
Scatenando la reazione furibonda di Germano Mattei, che da sempre combatte contro questo grande predatore. "Ma chi è questa povera persona? Dal comportamento sicuramente un disadattato con diversi problemi", ha scritto su Facebook. Ora, Nash Pettinaroli nasce come Sara, ovvero donna e qualche anno fa inizia il percorso per diventare uomo (la sua commovente storia è stata raccontata anche a noi di TicinoLibero, vedi correlati). Il deputato di MontagnaViva un po’ di tempo fa uscì con una frase infelice sulle persone omosessuali, che scatenò diverse polemiche. Non sappiamo se conosce la storia di Pettinaroli.
In ogni caso, i due si sono chiariti. Come viene raccontato sui social, Pettinaroli ha chiamato Mattei, che ha scritto: "vero si dovrebbe sempre contare sino al cento. Stamattina l'autore del video non condiviso, mi ha chiamato. Abbiamo avuto una lunga chiacchierata, che ha chiarito democraticamente le nostre posizioni e pure i nostri riferimenti oggettivi. In effetti il filmato è stato registrato in un momento di pressione particolare e il sottoscritto ha reagito di conseguenza. Sentite e discusse le rispettive ragioni non ho difficoltà a correggere il mio post nel senso che segue: conosco ora l’autore del video e le sue motivazioni che evidentemente non condivido. Tuttavia ora non ha più nessun senso e motivo mantenere il tono che ho usato. Ieri vi era un senso, oggi mi scuso dato che ci siamo chiariti con il signor Pettinaroli. Ho apprezzato la sua origine leventinese e la sua condivisione dei problemi cui sono confrontati gli allevatori. In merito meglio preciserà lui stesso. Da parte mia caso chiuso ribadendo che una rigida gestione della problematica dei Grandi Predatori è necessaria e non più procrastinabile".
Pettinaroli ha pubblicato una lunga presa di posizione: "Per quanto riguarda il video, come ho detto anche al signor Mattei è stato registrato in un momento fugace e di forte pressione, ma le idee esposte non saranno ritrattate. Posso essere sembrato duro, ma in realtà sono determinato. Quando si crede fermamente in ciò che si fa e ci si mette il cuore, questa forza viene allo scoperto anche nel modo di parlare e di porsi. Lungi da me mancare di rispetto a qualcuno, diversamente dagli autori di alcuni messaggi che ho ricevuto. Sono una persona con un diploma di alta formazione universitaria in campo etologico, mi occupo del tema da anni... quindi non parlo mai senza essermi informato o senza cognizione di causa. Il nostro sogno sarebbe quello di lavorare tutti insieme nonostante le idee e le opinioni contrastanti. Per questo motivo ribadisco ciò che ho detto al signor Mattei, ovvero: siamo sempre a disposizione per confrontarci, dialogare, ascoltare gli altri pareri e mettere sul tavolo le nostre opinioni e proposte anche di persona, purché tutto questo avvenga nel reciproco rispetto personale e ideologico".
Ognuno rimane della sua idea, ma la pace è fatta.