BELLINZONA - Colpi di scena nella vicenda del medico del traffico! Tuto Rossi da mesi ha ingaggiato un duello senza esclusione di colpi con la dottoressa Mariangela De Cesare e nella mattinata di oggi ha diffuso un comunicato in cui viene riportata una sentenza del Tribunale Cantonale Amministrativo (TRAM), che ha accolto un suo ricorso. Sentenza che, secondo Rossi, stabilirebbe che “le perizie della dottoressa De Cesare sono illegale”.
Ecco cosa si legge nella nota: “Riguardo alle perizie della Dottoressa Mariangela De Cesare, Medico del Traffico accreditato dalla Sezione della Circolazione, il 18 luglio 2019, il Tribunale Cantonale amministrativo ha accertato
- che “non è possibile affermare che la perizia della dottoressa de Cesare si fondi su un impianto sufficientemente verificabile e attendibile”
- che non è “anche solo possibile intuire” dove sono gli elementi concreti che fondano i criteri di valutazione della dott. De Cesare
- che la perizia della dott. De Cesare è “scarnamente motivata e non priva di contraddizioni”
- che vi sono “seri motivi“ per smentire le conclusioni della dott. De Cesare
- che le frasi messe in bocca dalla dott. De Cesare all’automobilista non possono essere dimostrate e
- che, nel caso esaminato, la dott. De Cesare ha persino inventato falsità: ha scritto che l’automobilista era stata portata in ospedale quando ciò non era vero e ha addirittura contraddetto il rapporto di polizia, che verosimilmente non ha neppure letto.
È pure stato accertato che anche la Sezione della Circolazione ha violato i diritti del cittadino, omettendo illegalmente di trasmettergli la perizia della De Cesare, posta alla base della sua decisione”.
Ed ora? “Tutte le perizie dalla dott. De Cesare", scrive Rossi, "sono fatte allo stesso modo con un uso smodato del Taglia/Incolla. Di conseguenza, tutti gli automobilisti che la Sezione della Circolazione invia al Centro Medico del Traffico di Chiasso vengono valutati in modo illegale, e in totale violazione dei loro diritti. Il Consiglio di Stato deve intervenire senza indugio per sanare queste gravi illegalità. Gli automobilisti che sono attualmente sottoposti alla perizia del Centro Medico del Traffico di Chiasso devono immediatamente sollevare questa eccezione, e presentarsi con il proprio avvocato affinché i loro diritti siano garantiti. Coloro che hanno già subito una sanzione sulla base delle perizie illegali del Centro Medico del Traffico di Chiasso devono chiedere immediatamente una revisione della decisione che hanno subito. Tutti quelli che sono stati obbligati a pagare in anticipo migliaia di franchi per una prestazione peritale eseguita illegalmente, devono chiedere la restituzione dell’esborso”.