BELLINZONA - Come le vere telenovelas sudamericane, anche la vicenda dell’imposta di circolazione non finisce mai. Dopo un infinito tira e molla politico, risoltosi con un accordo all’ultimo minuto tra inziativisti (Il Centro) e Consiglio di Stato, approvato la scorsa settimana dal Gran Consiglio, ora potrebbero esserci i tempi supplementari a livello giuridico.
È notizia di oggi, infatti, che i membri dell’Ufficio presidenziale e della Commissione della Gestione sono stati informati dal Tribunale Federale di un ricorso. A presentarlo è stata una privata cittadina del Sopraceneri.
Non sono noti i dettagli dell’istanza né le possibilità che la stessa possa ottenere un risultato. C’è però un giallo legato alle date. Il ricorso, infatti, è stato presentato lunedì 12 di dicembre, prima che l’accordo politico fosse concluso ed approvato dal Parlamento giovedì 15 dicembre. Il che lascia supporre che l'opposizione sia stata inoltrata contro il testo approvato dal popolo, che sarebbe entrato in vigore senza il compromesso politico.
Raggiunto per un commento, il presidente della Gestione Fiorenzo Dadò dichiara a Liberatv: “La notizia è giunta oggi come un fulmine a ciel sereno. Non abbiamo idea della motivazioni del ricorso. Ci auguriamo che lo stesso non impedisca, ancor più in un momento così difficile a causa dei rincari, di dare finalmente ai cittadini ticinesi dall’inizio del prossimo anno un’imposta di circolazione meno costosa”.
AELLE