BELLINZONA - È stato uno dei temi caldi, anzi caldissimi, delle ultime votazioni. Il popolo ha ha approvato alle urne l'iniziativa del Centro sull'imposta di circolazione e il Consiglio di Stato oggi ha presentato la sua proposta per dare seguito a quanto deciso.
Il sistema di calcolo verrà poi rivisto nel 2023. Ad ogni modo, il sistema vuole premiare chi inquina meno, che dunque pagherà meno.
Gobbi nella conferenza stampa odierna ha spiegato che il tema centrale è di carattere tecnico: le emissioni di CO2 sono l'elemento centrale della nuova politica sull’imposta di circolazione votata dal popolo, ma ci sono due “cicli di omologazione” delle vetture. Uno ha mostrato delle criticità, il NECD, l'altro è il nuovo WLTP, un valore di cui dispongono i veicoli immatricolati dopo il primo gennaio 2021, che è più moderno e più aderente alla realtà.
Il Consiglio di Stato ha quindi cercato una soluzione per evitare disparità di trattamento tra i detentori di veicoli più vecchi e quelli che hanno auto nuove, anche perché, ha aggiunto il ministro, l'evoluzione del parco veicoli è sempre più moderna e il valore NEDC non è praticamente quasi più disponibile sui nuovi veicoli.
Ora la palla passa al Gran Consiglio, che deve approvare il sistema elaborato dal Governo.
La differenziazione proposta fa sì che il gettito previsto per il 2023 sia inferiore di 7 milioni rispetto a quanto sarebbe stato con sistemi di calcolo precedenti, ma con un impatto finanziariamente neutro introducendo un coefficiente di moltiplicazione del gettito per tutti i veicoli.