CRONACA
Da Pasture al Grigioni per rubare. "Ma sono casi isolati, non ci sono bande"
Negli scorsi mesi si sono registrati tre casi di persone che, lasciato il centro, si sono recate nel vicino cantone e hanno commesso furti. Per la Polizia grigionese non si ravvisa "una rete criminale che coordina i furti sui nostri territori"

GRIGIONI - Lo scorso anno è stato caratterizzato, in Ticino, da una difficile convivenza tra i richiedenti l'asilo del centro Pasture in continuo aumento e la popolazione, che lamentava una serie di furti ed episodi di disturbo, tanto da non sentirsi più sicuri, soprattutto a Chiasso. Tra novembre e dicembre 2023 si sono registrati anche tre casi di ladri provenienti dal centro che hanno colpito in Mesolcina.

In particolare, a novembre sono stati fermati due algerini e un siriano, accusati di aver commesso dei furti, senza scasso, in alcune automobili rimaste aperte, a Roveredo e Cama ed anche in una abitazione. A fine novembre a Soazza a rubare sono stati un 17enne siriano e un 18enne marocchino, anche in quel caso avevano agito in una casa (svegliando i proprietari che avevano dato l'allarme) e in alcune auto, sono stati identificati a metà dicembre. Infine, a Mesocco tre giorni prima di Natale sono finiti in manette due 16enni, uno marocchino e uno tunisino, che hanno cercato di scassinare la porta di una abitazione.

Tutti provengono dal centro Pasture. Nel primo caso, i tre hanno raggiunto il Grigioni con i mezzi pubblici. La refurtiva è stata trovata al centro.

Ma si tratta di una serie di furti organizzati? Secondo la Polizia cantonale grigionese, interpellata dal Corriere del Ticino, no. "A titolo generale possiamo affermare che finora non sono emersi elementi a supporto della tesi di una rete criminale che coordina i furti sul nostro territori". Dunque, nessuna banda e nessuna organizzazione dietro gli episodi, bensì casi isolati di persone che escono dal centro e si recano in Grigioni.

La SEM per contro ribadisce che è loro diritto uscire e che sono liberi di andare dove vogliono, a patto di rispettare regole e coprifuoco.

Riportando qualche cifra, che appare in controtendenza con la percezione di molti cittadini, in particolare momò, le imputate per violazioni del Codice penale nel 2022 sono state 3.085, di cui "solo" 125 provenivano dal settore dell’asilo (il 4%).

 

 

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