CAPOLAGO – Sin da quando era scoppiata la vicenda, Giorgio Fonio aveva dato la sua disponibilità a dare una mano, quale sindacalista, ai dipendenti licenziati dalla Monte Generoso SA. Ed ora essi hanno deciso di rivolgersi a OCST, che ha già inviato una richiesta di incontro con la direzione.
Una decina di persone aveva visto il contratto rescisso o non rinnovato, in particolare nell’ambito del ristorante del Fiore di Pietra, poiché a detta del presidente non conosceva sufficientemente il tedesco e non ha voluto partecipare a corsi o a soggiorni linguistici all’estero. Per i nuovi assunti si chiedono “formazione nella ristorazione, livello C1/C2 di conoscenze linguistiche nelle lingue principali (Italiano, Tedesco, Inglese) e attitudine al servizio e accoglienza della clientela”, e saranno presi in considerazione prima i residenti, poi, se non presentassero le competenze richieste, si attingerebbe a frontalieri.
Ma OCST non si sta. “È giunto il momento che, a tutela della loro integrità personale e professionale, oltre che della loro immagine, i lavoratori possano farsi sentire tramite l’OCST, dopo settimane nelle quali è stata data risonanza solo ed unicamente alle dichiarazioni della direzione, che in ben due occasioni non ha esitato a definire i dipendenti coinvolti nella ristrutturazione “risorse da sostituire prive delle competenze necessarie e non disposte a formarsi”, si legge in una nota.
Oltre all’incontro con la dirigenza, il sindacato chiederà se “davvero la decisione di interrompere il rapporto di lavoro sia necessaria e irrevocabile”.