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Economia
12.02.2020 - 16:450

E se la disdetta cautelativa non esistesse e quelli fossero licenziamenti tout court?

Secondo alcuni avvocati, "i contratti sono disdetti, finiti, terminati, se poi cambiano idea dovranno essere fatti dei nuovi contratti". Per i dipendenti dell'aeroporto la 'salvezza' potrebbe essere una clausola relativa al voto dei referendum

LUGANO – E se la disdetta non fosse cautelativa ma definitiva, perché in realtà quella cautelativa non esiste? È un’ipotesi che lancia il portale tio, che ha sentito alcuni avvocati.

Essi sono stati univoci: “Significa che quei contratti sono disdetti, finiti, terminati. Nel diritto esiste solo la disdetta, se poi cambiano idea dovranno essere fatti dei nuovi contratti. Con piena libertà di stabilire nuove condizioni e con la perdita di tutti i diritti acquisiti per i dipendenti”. Dunque, l’aeroporto dovrebbe riassumere con nuovi contratti i dipendenti.

Che cautelativo sia un termine che significa poco nel linguaggio giuridico lo dice anche il Tribunale Federale: “Il diritto alla disdetta è un diritto formatore, così che con la notifica di quell’atto al destinatario esso diventa irrevocabile”, diceva una sentenza del 1995.

Interpellato sempre dal portale, il sindacalista Giangiorgio Gargantini sottolinea come “avrà invece valore ciò che ci sarà scritto sulle lettere ai dipendenti. Ovvero che in caso di risultato positivo per la società alla votazione questa disdetta è da considerarsi nulla e non avvenuta”.

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