POLITICA
Quadri attacca dopo la denuncia, "valuto una controdenuncia. Non si può limitare la libertà di stampa imponendo la visione di chi vuole spalancare le frontiere"
Il Consigliere Nazionale ha reagito su Facebook alla denuncia della consigliera comunale di Balerna e alle sue dichiarazioni. "Parliamo dell'abuso del codice penale?"
CRONACA

"Restiamo umani. Non tollero una società che fa del razzismo la sua ragione di vita". Parla la consigliera comunale che ha denunciato Quadri

25 APRILE 2017
CRONACA

"Restiamo umani. Non tollero una società che fa del razzismo la sua ragione di vita". Parla la consigliera comunale che ha denunciato Quadri

25 APRILE 2017
LUGANO - Lorenzo Quadri, denunciato per discriminazione razziale da una consigliera comunale di Balerna, ha dedicato al fatto due post su Facebook.

Il primo appena uscita la notizia:

"Questa è proprio la barzelletta del giorno.

A parte che forse la notizia in questione non era nemmeno una bufala (solo il sito di provenienza era discutibile) e quando ho avuto il sentore che potesse essere falsa l'ho tolta subito; qui c'è gente, esponente del "devono entrare tutti", che crede di potersi inventare a piacimento i contenuti del codice penale, per criminalizzare le posizioni che non piacciono. A sinistra sono proprio messi male. È grottesco che si pretenda di far perdere tempo al ministero pubblico con questioni del genere.

Comunque, tanto per fare contenta questa signora consigliera comunale dei verdi, è evidente che valuterò una controdenuncia nei suoi confronti. Perché a certuni (in cerca di visibilità?) deve passare la voglia di abusare del codice penale come mezzo intimidatorio e diffamatorio invocando reati inesistenti. Se poi qualcuno pensa di mettere a tacere me (o il Mattino) con simili espedienti, non ha capito da che parte sorge il sole".

Il secondo invece dopo le interviste rilasciate dalla donna al nostro portale e a ticinonews:

"Se vogliamo discutere di derive, cominciamo a parlare dell'abuso del codice penale, citato a sproposito nel tentativo di zittire e criminalizzare le voci contrarie al "devono entrare tutti".

Questo è un modo violento ed inaccettabile di imporre il pensiero unico del multikulti e delle frontiere spalancate. Le libertà di stampa e d'espressione sono garantite dalla nostra Costituzione; e sono tra i primi valori entrati in tutte le Costituzioni occidentali dalla rivoluzione francese in poi. È un dovere civile bloccare sul nascere le iniziative che vogliono calpestare questi diritti fondamentali. Nel Ventennio per mettere a tacere i dissidenti usavano olio di ricino e manganelli. Adesso si inventano le denunce penali "creative" a scopo intimidatorio o le petizioni al Consiglio federale (!) per far chiudere i giornali. Se questo non è degrado della politica...

Su una cosa si può tuttavia concordare. Sui blog, di qualsiasi tipo esso siano - compresi quelli legati a certi portali, vero ticinonews? - circolano anche commenti improponibili (insulti gratuiti, auguri di morte, eccetera) che non sono giustificabili con la libertà d'espressione. Ho più volte invitato chi segue la mia pagina fb a non trascendere: serve solo a passare dalla parte del torto anche se si ha ragione. Se vedo commenti inaccettabili li cancello. Ma è chiaro che non posso passare il tempo a monitorare i post di altri. E ognuno è responsabile, di persona, per quello che scrive".
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