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07.09.2017 - 16:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Righini stronca Cassis, "non rappresenta i problemi del Ticino, di chi non arriva a fine mese, bensì la destra neoliberista"

Durissimo giudizio del presidente socialista sul candidato del PLR. "Per avere un'anima sociale, basterebbe aprire il cuore e accendere almeno la fiaccola liberale, ma Cassis è incapace di compiere questi gesti perché lontani dal suo modo di essere"

BELLINZONA - Chi sperava in un Ticino unito a fianco del candidato presentato dai liberali per il Consiglio Federale, sbaglia di grosso. Ignazio Cassis non fa l'unanimità, anzi. La Lega ha annunciato che non lo voterà, sia per la sua vicinanza alle casse malati che per la vicenda del passaporto, la deputazione ticinese ha deciso che con ogni probabiltà non vi sarà una presa di posizione a suo favore. In pratica, a supportare pubblicamente il Consigliere Nazionale è stato solo il Governo ticinese, con una lettera. Poi, critiche sono giunte da varie correnti politiche.

Ieri, durante il Comitato Cantonale, il presidente del PS Igor Righini ha letteralmente stroncato Ignazio Cassis. "Non mi rappresenta, è lontano da me oltre che dalle sensibilità e dai problemi del Ticino".

Parole dure, quelle riprese dal Giornale del Popolo, destinate a far rumore.

"Il PLR ticinese gioca la carta del candidato italo svizzero rappresentante di tutto il Ticino, ma Cassis rappresenta quella politica neoliberale, di destra, disattenta alle problematiche sociali, ai bisogni del ceto medio, di chi fatica ad arrivare a fine mese". Non fa gli interessi del popolo, insomma.

Dunque, serviva un candidato socialista? Righini è convinto di no, "per avere un’anima sociale non è obbligatorio essere socialisti. Basterebbe aprire il cuore e accendere almeno la fiaccola radicale. Ma purtroppo Ignazio Casis è incapace di compiere questi gesti perché lontani anni luce dal suo essere".


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