Politica
06.10.2017 - 09:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
GAS social puntualizza e attacca, "vediamo paranoia all'interno dell'UDC. Se Bühler e Galeazzi hanno prove di complotto di dipendenti pubblici, le mostrino!"
Il portale ha detto la sua in risposta alla rabbia del vicepresidente democentrista. "Che sua mamma lavori alla RSI non è un segreto. Troviamo del tutto inappropriato che un politico usi il termine squadrismo. Il terrorismo mediatico lo fa il suo partito. Basta vittimismo!"
BELLINZONA - "Prendiamo nota che una certa paranoia da complotto si stia diffondendo fra gli esponenti dell’UDC", comincia così la replica del portale GAS social a Alain Bühler. E non manca, già nella prima riga, un attacco, visto che meno di una settimana fa Tiziano Galeazzi parlò di movimento ombra dei docenti, mentre il vicepresidente cita lo "squadrismo social" dei dipendenti RSI.
Il tutto è nato da un articolo di ieri del portale in merito a Bühler, voce di No Billag: gli venivano contestati due punti, ovvero il fatto che sua mamma lavori alla RSI e l'aver usufruito del biglietto gratuito per uno showcase di Robbie Williams a Zurigo vinto proprio tramite un concorso della tv. E lui si è infuriato, parlando di un'alleanza fra GAS e giornalisti RSI per attaccarlo, non gradendo l'aver citato la sua sfera privata.
"Ci chiediamo prima di tutto in cosa Alain Bühler si senta toccato nella sua vita privata e dove starebbe l’improbabile complotto dei dipendenti RSI dato che il posto di lavoro di sua madre, anch’essa dipendente RSI che salutiamo cordialmente, non è segreto; che poi lui possa vergognarsene, vista la sua avversione al servizio pubblico, è cosa a cui purtroppo non possiamo rimediare. Facciamo inoltre notare che le continue lamentele di Bühler circa il coinvolgimento dei familiari (ora la madre, altre volte la moglie) nella querelle politica trovano scarso fondamento, dal momento in cui la stessa moglie è coinvolta in campagne politiche al suo fianco", si legge nel pezzo.
Vengono ricordate alcune prese di posizione politiche della moglie di Bühler, per poi passare al tema "squadrismo": "Inoltre, troviamo del tutto inappropriati, per una persona che riveste una carica politica, l’utilizzo di termini come “squadrismo” e “terrorismo” per additare al pubblico disprezzo chiunque osi esprimere un’idea contraria alla sua. Bühler è l’ultimo a poter accusare altri di terrorismo mediatico, facendo egli stesso parte di quel partito che non ha esitato a paragonare gli stranieri a dei ratti suscitando regolarmente ondate di terrore e xenofobia con manifesti di infimo gusto: ricordiamo in tal senso la condanna inflitta in via definitiva e confermata dal Tribunale Federale all’ex segretario generale dell’UDC Martin Baltisser e alla sua supplente Silvia Bär, rei di aver pubblicato un manifesto il cui slogan suonava Kosovaren schlitzen Schweizer auf!”, in italiano”Dei kosovari pugnalano uno svizzero”.
"In conclusione, invitiamo Bühler a lasciare da parte il vittimismo lamentoso che contraddistingue spesso il suo modo di agire politico, avendo egli stesso dimostrato di non aver alcun titolo nel sentirsi perseguitato; lo invitiamo inoltre a riflettere sulla gravità delle sue affermazioni, in quanto, come già fatto dal suo collega Tiziano Galeazzi, sostenere l’esistenza di complotti di dipendenti pubblici è un’accusa estremamente infamante, indegna di essere pronunciata da chi ricopre una carica pubblica e sintomo di una concezione della politica che considera gli avversari e chiunque sia di idee opposte, alla stregua di nemici da abbattere". Il pezzo si avvia dunque alla conclusione ricordando la congura dei docenti, per poi finire con un perentorio: "Se Bühler e Galeazzi credono ai complotti che li provino, altrimenti sono solo chiacchiere al vento”.