Un richiamo e una multa ai docenti che "criticarono" il voto sulla civica. Robbiani, "mi auguro serva da insegnamento". Il Consiglio di Stato lo ammonisce, "generalizzazioni inaccettabili"

BELLINZONA – Una multa e un richiamo per i due docenti, uno delle scuole medie di Barbengo e una della SPAI a Trevano, che erano finiti nell’occhio del ciclone subito dopo la votazione in merito all’insegnamento della civica per dei post inappropriati su Facebook.

In particolare, il professore di Barbengo aveva paragonato il risultato delle urne a un prodotto nazista, accompagnandolo con una foto di Hitler e aggiungendo che chiunque abbia soldi oggi può condizionare le votazioni. La donna invece aveva parlato di “Ticino vergognoso” e di trionfo del “becero populismo”.

La politica era insorta, chiedendo misure, e si è venuto a sapere, in risposta a un’interrogazione del leghista Massimiliano Robbiani, che fra i primi si era indignato per le infelici uscite, che in un caso è stata inflitta una multa e nell’altro ci si è limitati a un richiamo.

È soddisfatto, Robbiani (rimproverato perché “alcune generalizzazioni che lei propone nell’interrogazione non possono essere accettate poiché le espressioni fuori luogo di poche persone non possono essere usate per trarre conclusioni sull’intera categoria dei docenti”)?

Lo abbiamo chiesto a lui.

“Sono soddisfatto del fatto che quanto meno il Consiglio di Stato e il Dipartimento abbiano preso posizione, poi che sia una multa o un richiamo poco conta. L’importante è che i docenti capiscano che certe affermazioni non sono da fare, calcolando anche che sono persone, come in questo caso, che devono insegnare la civica. Se già loro stessi criticano una decisione popolare, non so cosa possano insegnare agli allievi! Mi auguro che sia una lezione per far sì che queste cose non succedano più”, ci ha risposto.