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04.03.2018 - 13:500
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

"Un vero messaggio da Prima i nostri!". Il PLR esulta e punge Quadri, "se gli avessimo dato retta, servizi di informazione o cultura dedicate alle minoranze non esisterebbero più"

"I ticinesi sono stati saggi: la difesa dell'italianità non ci fa con iniziative farlocche e inapplicabili", commenta Bixio Caprara. Il partito ritiene che "la coesione nazionale non è garantita dal patto del 1291 ma va rinnovata ogni giorno. In Ticino lanciato un messaggio forte e chiaro per salvaguardare un media pubblico forte"

BELLINZONA – Il primo partito a farsi sentire con un comunicato per festeggiare la sonora bocciatura dell’iniziativa No Billag in Ticino è il PLR. “I ticinesi si sono dimostrati saggi e hanno perfettamente capito che con la RSI riceviamo molto di più di quanto versiamo. La difesa del Ticino e dell’italianità della Svizzera si fa con queste decisioni e non con iniziative farlocche e inapplicabili”, ha detto il presidente Bixio Caprara.

Per i liberali, il voto è un’attestazione di stima per la coesione nazionale, “che non è garantita dal patto del 1291, dobbiamo rinnovarla ogni giorno”.

“La radiotelevisione offre un contributo importante alla consapevolezza svizzera. Non si tratta di negare l’importante ruolo svolto da molti media privati che coprono le peculiarità regionali del nostro territorio. Così come la SSR dovrà certamente darsi una mossa e svestire il comodo abito del monopolista. Avessimo dato retta al consigliere nazionale, municipale di Lugano e direttore del Mattino, servizi di informazione o culturali dedicati alle nostre minoranze e alle nostre regioni periferiche non esisterebbero più e col piffero che a fronte del 4% di contributi ne avremmo ancora ricevuti il 22%. Ben venga questo risultato. Per amore della Svizzera e del Ticino”, si legge. Una stoccata, dunque, a Lorenzo Quadri, che non viene neppure chiamato per nome.

“Il No in larga scala alla sciagurata iniziativa “No Billag” sottolinea come la popolazione svizzera e quella ticinese abbiano percepito il messaggio di coesione nazionale a salvaguardia del servizio pubblico nel contesto mediatico. Il PLRT si rallegra in particolare del risultato ticinese, con cui la popolazione ha voluto lanciare un messaggio chiaro a salvaguardia di un media pubblico forte in grado di prestare attenzione alle nostre peculiarità e alla cultura italiana della terza Svizzera. Oltre alla salvaguardia di molti posti di lavoro qualificati con il relativo indotto. Questo è un vero e concreto messaggio da “prima i nostri”, prosegue la nota.

Cosa lascerà No Billag? “L’iniziativa ha avuto il merito di promuovere la riflessione sul ruolo della Ssr e, in particolare della RSI. Un dibattito già avviatosi sul piano federale e che porterà a meglio definire il mandato pubblico richiesto alla SSR. L’azienda sarà certamente chiamata in primo luogo a rispondere alla pressante richiesta di un più efficiente e critico utilizzo delle risorse a sua disposizione”.
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