“No allo smantellamento della scuola pubblica ticinese”, questo lo slogan scelto dai referendisti. Gli argomenti che accompagnano il formulario per le sottoscrizioni, sono sostanzialmente quelli che abbiamo sentito in questi giorni.
Si parla infatti di “una spesa inutile” e di un progetto che metterà “a soqquadro quattro sedi di scuola media su 36 e tre sedi di scuola elementare”. Il tutto senza “obiettivi misurabili” e dunque con “un risultato già predefinito che rappresenta una via senza ritorno”. Infine si sottolinea l’86% dei docenti interrogati dal DECS non si è espresso sulla riforma e solo l’11% la vuole nelle sue strutture.
Il comitato referendista, infine, è così composto: Fabio Badasci, Antonella Bignasca, Alaìn Bühler, Felice Campana, lris Canonica, Marco Chiesa, Cleto Ferrari, Lara Filippini, Gianmana Frapolli, Tiziano Galeazzi, Andrea Giudici, Lelia Guscio, Piero Marchesi, Eros Mellini, Sergio Morisoli, Maruska Ortelli, Paolo Pamini, Edo Pellegrini, Stelio Pesciallo, Gabriele Pinoja, Lorenzo Quadri, Tullio Righinetti, Massimiliano Robbiani, Tiziano Romano, Alberto Siccardi, Roberta Soldati, Rocco Taminelli.