"Chi vuol lavorare trova un posto". "Sei incapace di vedere oltre il tuo naso"

BELLINZONA – La polemica, assieme al panettone, è servita. Non sappiamo se sarà l’ultima dell’anno: fatto sta che a scovare un post del deputato di MontagnaViva Germano Mattei sono stati in diversi, tra cenoni, abbuffate e selfie.

Si parlava di assegni per i nuovi nati, e Mattei ha detto la sua: “Ma non capisco. I bambini per essere potenziali lavoratori devono pur nascere. Chi può lavorare se vuole un lavoro lo trova sempre. La dignità è anche darsi da fare, adattarsi è un po’ di giusta imprenditorialità. Buon Natale”.

Un’opinione (che ci era stata di fatto espressa anche dal collaboratore di Ticino&Lavoro e formatore Andrea Bettosini, convinto che il lavoro ci sia quasi per tutti, con gli strumenti giusti) che ha suscitato rabbia fra i disoccupati.

Particolarmente furente il collega di Gran Consiglio leghista Massimiliano Robbiani, che la mattina di Santo Stefano ha tuonato: “Offendere i ticinesi per Mattei sembra un fatto quotidiano. Per lo sperduto uomo che vive nel suo mondo incapace di vedere oltre al suo naso il problema della disoccupazione dei ticinesi è di facile soluzione. Il sempliciotto Mattei fa capire che se il ticinese non trova un occupazione è perchè è un lazzarone. Caro Germano cerca di capire la realtà che ci circonda. Solidarietà a tutti i disoccupati che si sono sentiti offesi da certe considerazioni indegne”.

In diversi invocano una non rielezione di Mattei a aprile. Lui sulla sua bacheca si mostra tranquillo. “Non si “toppa” mai a affrontare i temi di petto e dire quel che si pensa. Meglio vente Rossi subito che smorti dopo. Buona continuazione”, scrive.. “Salviamo almeno qualche politico che sa dire quel che va detto... ma questa è una soluzione che a questa malandata Società non va bene, un superfluo... ripeto buon anno 2019...per aprile vediamo non è un assillo troppo greve...nel caso che gli auspici suoi, e di pochi altri, si concretizzeranno sappia che ho altre mille cose da fare...non mi annoierò sicuramente anche se a onore del vero mi dispiacerebbe, ma Vox popoli Vox De”.