POLITICA
L'orgoglio di Zali. "Per la prima volta si assume una posizione di resistenza alle pressioni dell'UE"
"Avremmo derogato la nostra sovranità", ha dichiarato il Consigliere di Stato. "Ci preoccupa anche il recepimento dinamico e automatico del diritto europeo: in caso di modifiche non saremmo consultati. Noi più coerenti del Consiglio Federale"

BELLINZONA – Claudio Zali è soddisfatto della presa di posizione del Consiglio di Stato in merito all’accordo quadro: bocciato, soprattutto per le misure di accompagnamento che verrebbero indebolite e per la modifica delle questioni relative ai sistemi di sicurezza sociale.

Il Presidente del Governo è stato raggiunto da liberatv.ch. “Come presidente del Governo non posso che rallegrarmi di questa presa di decisione dell’esecutivo cantonale. È la prima volta che il Governo assume una posizione di resistenza a pressioni che arrivano dall’Europa, in passato non si era mai riusciti. Per la prima volta si dice no a un tema europeo in una consultazione federale, e in questo crediamo di essere stati più coerenti del Consiglio federale”, ha dichiarato.

“Ci sono dei limiti oltre i quali non si può andare, non possiamo ogni volta derogare, spostare i limiti che ci siamo posti o che il popolo ha stabilito e accettare di andare oltre, come sarebbe il caso con questo accordo quadro. Avremmo derogano alla nostra sovranità”, è il suo duro giudizio.

A preoccuparlo molto è “il recepimento dinamico e automatico del diritto europeo, ciò significherebbe che ad ogni modifica del diritto europeo la Svizzera non sarebbe consultata nemmeno se ci riguardasse. Inoltre questo accordo prevede la giurisdizione da parte di un tribunale, ancorché arbitrale, che non è nostro, e questo non è assolutamente accettabile, non è negoziabile”.

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