Anche il Nazionale ha deciso di dare ragione agli Stati, dove il ticinese si era battuto, e la richiesta di chiusura delle dogane minori resta attuale. Ma si concretizzerà?
BERNA – Un altro successo, seppur la situazione non cambia di molto, per chi vuole chiudere le dogane secondarie ticinesi. La mozione di Roberta Pantani non verrà archiviata. Il Consiglio Nazionale ha cambiato idea e ha dato ragione, tacitamente, agli Stati.
La mozione risale ormai al 2014, dopo di essa ci furono delle prove di chiusura notturna di alcuni valichi, che poi non vennero ritenuti da proseguire. Filippo Lombardi agli Stati si era battuto affinchè l’atto non venisse archiviato, la Camera Bassa aveva optato per il sì, rimandando il tema agli Stati, che ancora una volta avevano votato per mantenerla attuale.
Nel frattempo, il Consiglio Federale in risposta a Chiesa aveva detto che i vantaggi non erano sufficienti per mettere in atto la misura della chiusura, nonostante alcuni comuni avessero domandato ufficialmente un intervento.
Quest’oggi, il tema è tornato sui banchi del Nazionale, che ha dato ragione a Pantani e a Lombardi: la sicurezza dei valichi deve restare attuale. Ma ci saranno applicazioni pratiche?