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26.09.2021 - 09:310
Aggiornamento: 01.10.2021 - 19:29

Quadri: "Tamponi a pagamento, giusto così. I contribuenti non paghino per chi non si è voluto vaccinare"

"Non vaccinarsi è una scelta alla quale deve far seguito la relativa assunzione di responsabilità. Anche finanziaria", scrive il Consigliere Nazionale, che attacca la scelta di prevedere eccezioni per le regioni confinanti, "al prezzo di vite umane"

BERNA -  I tamponi a pagamento sono "la misura più logica". Lo sostiene Lorenzo Quadri sul Mattino, in un articolo dove espone la sua posizione riguardo ai temi caldi della settimana.

"Oggi tutti hanno la possibilità di vaccinarsi gratis. Obblighi di vaccinazione non ce ne sono; nemmeno per chi lavora nel settore sanitario (in quest’ambito, invece, un obbligo ci starebbe tutto). Non vaccinarsi è una scelta alla quale deve far seguito la relativa assunzione di responsabilità. Anche finanziaria. Altrimenti ricadiamo nella solita pretesa rossa della società dei diritti senza doveri; e stupisce che anche a “destra” ci sia chi sostiene simili posizioni", scrive.

"Non sta al contribuente pagare i test di chi non si è voluto vaccinare. E non si tratta di due spiccioli, ma di una spesa stimata in quasi 50 milioni di franchi al mese! Soldi che verranno prelevati dalle tasche dei cittadini. Non certo recuperati risparmiando sui finti rifugiati con lo smartphone, sugli stranieri in assistenza o sui regali miliardari all’estero", prosegue.

Per poi contestare le eccezioni per le zone di confine: "Come sappiamo il governicchio federale alla fine è stato costretto ad introdurre misure sul confine per impedire l’arrivo di persone contagiate. Chiaro: mica poteva immaginare di imporre il covid pass ai residenti e poi fare entrare tutti senza uno straccio di controllo. Ma anche questa volta c’è la presa per i fondelli: i frontalieri possono infatti arrivare liberamente in Svizzera senza bisogno né del pass covid, né di compilare formulari! Ed in Ticino stiamo parlando di 72mila persone. Più svariate migliaia di padroncini. Ennesima dimostrazione che i camerieri bernesi dell’UE considerano questo sfigatissimo Cantone un tutt’uno con la Lombardia: per loro la Svizzera finisce al Gottardo! E, visto che al peggio non c’è limite, nei giorni scorsi i soldatini del triciclo in Consiglio degli Stati sono perfino riusciti ad approvare (!) la mozione di una compagna del PS che chiede che nelle zone di confine la devastante libera circolazione possa continuare indisturbata, senza alcun limite, anche in caso di pandemia! Il che equivale ad azzerare le frontiere! Ma si può essere più tamberla di così? Libera circolazione über Alles, al prezzo di vite umane! Grazie partitocrazia!".

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