BELLINZONA - L'unico modo per contenere i premi di cassa malati potrebbe essere quello di abbassare i costi sanitari, mentre la cassa malati unica servirebbe unicamente per una questione di trasparenza. Lo ha affermato Alain Berset ospite ieri in Ticino del PS, che ha spiegato come adesso debba agire il Parlamento, da cui è deluso e ha attaccato le lobby.
Per il Ticino il problema, ha ammesso parlando con la Regione, è che la popolazione è mediamente più anziana, a causa anche del fatto che molti pensionati lo scelgono per i loro ultimi anni. "Una situazione certo non piacevole, in particolare per le generazioni più giovani. È un argomento che bisognerebbe iniziare ad affrontare innanzitutto tra i Cantoni". L'unico modo per risparmiare è ridurre i costi della sanità, che appunto dato la particolare situazione ticinese non è semplice.
"Quella della cassa unica è una discussione che torna, vediamo quanto terrà banco. Il Consiglio federale è sempre stato contrario, ma io mi sono molto speso – e bisognerà continuare a farlo – per una questione che rientra nella logica di tale proposta e per la quale questa sarebbe utile: la trasparenza", è la sua opinione.
Berset è convinto che il sistema sanitario svizzero sia di qualità e che ciò si paga.
Per quanto riguarda la politica, "il mio Dipartimento e il Consiglio federale hanno esaurito le opzioni per ridurre i costi e ora spetta al parlamento agire". Ma qui entrano in gioco le cosiddette lobbies, coloro che rappresentano i gruppi di potere, che a suo avviso è positivo avere in Parlamento se aperti a un confronto. Ora invece "fronti dove ogni gruppo cerca di bloccare tutto quanto non gli sia favorevole, e lo fa contando sul silenzio degli altri, che tacciono perché sperano che quando saranno in discussione i loro interessi riceveranno lo stesso muto sostegno. È quello che io chiamo il “Cartello del silenzio”, ed è molto negativo".