Sanità
05.05.2017 - 21:520
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
"EOC, ti va bene la situazione attuale? Perché non introdurre il criterio di residenza per tutti i quadri dirigenti e medici?". Maristella Polli interroga
La deputata liberale ritiene che un medico deve vivere vicino al luogo di lavoro, per meglio integrarsi nella realtà. "Chiederete a questi professionisti di trasferirsi in Ticino?"
BELLINZONA – Inizialmente era un solo primario, assunto ormai più di dieci anni fa, la cui esistenza era stata svelata da liberatv.ch. Il primario frontaliere aveva scatenato svariate polemiche, e i democentristi Galeazzi e Filippini avevano chiesto informazioni in un’interrogazione, ottenendo come risposta che in realtà i residenti in Italia fra i quadri medici con responsabilità di conduzione all’interno dell’EOC sono 10.
A qualche giorno dalla notizia, Maristella Polli, deputata del PLR, inoltra una nuova interrogazione, chiedendo come mai non si introduce la residenza nel Cantone, e addirittura nella regione dell’ospedale, nei concorsi.
Dopo aver riassunto la situazione, spiegando che per il Governo “ questa situazione è riconducibile da un lato alla ormai nota carenza di medici svizzeri in alcuni settori specialistici e, dall`altro , alla scarsa partecipazione ai vari concorsi indetti.” E che esso ritiene che “la scelta, anche per funzioni dirigenziali, spetta alle competenze autonome dell`EOC che deve poter operare in un contesto non solo cantonale ma anche nazionale”, Polli prosegue: “queste affermazioni lasciano perlomeno perplessi se si pensa che nel CDA siedono un ministro, due deputati leghisti e un ex deputato, ex Direttore sanitario di un ospedale dell`EOC”.
Il problema sollevato dalla deputata non è legato alla nazionalità dei medici, bensì al luogo di residenza. “Voglio sottolineare che il tema non riguarda tanto se il primario sia ticinese, svizzero o straniero, il vero tema è un`altro, ossia che i quadri medici devono giustamente risiedere nel Cantone e nella regione dove lavorano soprattutto per reperibilità immediata, pronto intervento, inserimento nella realtà locale e opportunità politica. Per questo motivo ritengo sia importante che i quadri medici – primari, viceprimari e capiservizio – risiedano in un raggio di pochi chilometri dall`ospedale in cui lavorano”. Dunque, non un “primanostrismo” tout court, ma soprattutto la necessità di essere vicini al luogo di lavoro, per salvaguardare anche la salute dei pazienti.
Di conseguenza, rivolge tre domande al Consiglio di Stato:
"1) Come mai il CdA EOC accetta questa situazione ossia che 10 quadri medici non risiedano nella regione in cui si trova l`ospedale in cui lavorano?
2) Alla luce di questa situazione il CdA dell`EOC intende lasciare le cose come stanno oppure intende chiedere a tutti questi medici di trasferire il proprio domicilio in Ticino?
3) Perché il CdA EOC non inserisce, da subito, in ogni bando di concorso per tutti i quadri medici ( ma anche per tutti gli altri quadri dirigenti dell `EOC) l`obbligo di risiedere nel Cantone e nella regione in cui si trova l`ospedale in cui lavoreranno?"