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Sanità
21.08.2018 - 15:020

Cardiocentro, l'iniziativa popolare si farà!

Il Comitato "Grazie Cardiocentro" è deciso a portare la questione alle urne. E attacca il Caffé e Sanvido, difendendo Catenazzi

LUGANO – Un altro tema pronto a riaccendere il dibattito a partire da settembre è senza dubbio quello legato al Cardiocentro e alla sua possibile integrazione dell’EOC. Torna infatti a farsi vivo con una nota il Comitato “Grazie Cardiocentro”, composto da politici di vari livelli e di vari partiti, personalità del mondo ticinese, pazienti e gente comune: sta lottando per mantenere l’autonomia dell’ospedale del cuore, e aveva pensato di lanciare un’iniziativa popolare.

Ora è deciso: si farà. “Il Comitato del Gruppo di sostegno Grazie Cardiocentro, riunitosi lunedì pomeriggio, ha deciso all’unanimità di procedere con il lancio di un’iniziativa popolare. La folta delegazione presente all’incontro - preso atto dell’assenza di fatti nuovi, concreti e rilevanti - ha ritenuto che non vi siano alternative allo strumento principe che la nostra democrazia diretta mette a disposizione di tutti i cittadini. Strumento che consentirà di formulare una proposta al Paese, ragionevole ed equilibrata, che mira ad assicurare, anche in futuro, la stessa qualità delle cure che il Cardiocentro ha garantito a tutta la popolazione ticinese negli ultimi 20 anni”, si legge. Se verranno raccolte le firme necessarie, dunque, sarà il popolo a decidere.

Dal Caffè di domenica Paolo Sanvido, presidente dell’EOC, aveva lanciato dubbi in merito alla neutralità dell’avvocato Catenazzi, che presiede la Commissione speciale di ricorso dell’Ente ospedaliero cantonale incaricata di redimere le vertenze con il personale ed ha dato una mano, rivedendolo, alla stesura del testo dell’iniziativa.
Il comitato è arrabbiato e preoccupato per l’attacco del domenicale e difende Catenazzi. “La “colpa” che viene imputata all’ex magistrato è quella di aver accolto la nostra richiesta di visionare, in modo amichevole e gratuito, il testo dell’iniziativa redatto dai giuristi del nostro Gruppo. L’avvocato Catenazzi si è limitato ad offrire un’opinione sulla base della sua approfondita conoscenza delle leggi e della sua saggezza”, si legge. “Questo gesto di generosità disinteressata è stato strumentalizzato dal presidente dell’EOC, che ha gettato un’apprezzata personalità istituzionale del nostro Cantone nel frullatore mediatico, mettendone addirittura in dubbio la sua riconosciuta terzietà. Questo per il solo fatto che l’avvocato Catenazzi presiede la Commissione speciale di ricorso dell’Ente ospedaliero cantonale incaricata di redimere le vertenze con il personale. Un organismo che nulla ha a che fare con il Cardiocentro e meno ancora con la vertenza in corso”.

“Ma, evidentemente, secondo il presidente dell’EOC, per assumere tale carica sembra necessaria un’adesione acritica ad ogni scelta politica e strategica del Consiglio d’Amministrazione che dirige. Più che un arbitro, ci par di capire, si vuole un tifoso! Tale approccio tradisce le più elementari norme costituzionali e democratiche che tutelano la libertà di pensiero di ogni cittadino. Ci auguriamo che i vertici dell’EOC abbandonino finalmente questi metodi, scegliendo di confrontarsi nel merito e smettendola, una volta e per tutte, con gli attacchi personali a mezzo stampa”, aggiunge, lodando “la specchiata correttezza umana e professionale, il rigore morale, la lealtà, l’equilibrio, l’onesta intellettuale e l’amore per le regole e gli organismi della nostra democrazia” dell’avvocato

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