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09.10.2019 - 13:560

I giornalisti che girarono il servizio su Crotta prosciolti. Ma non mancano le critiche!

A Patti Chiari scoppiò un caso che portò alla chiusura dell'azienda. Il proprietario ha fatto denuncia, la Procuratrice Pubblica ha optato per un non luogo a procedere, però: "Usate foto di dubbia attendibilità create da ex impiegati rancorosi"

MUZZANO – Ci sono momenti in cui la nostra professione può essere pesante, perché alcuni servizi o articoli portano a conseguenze. Ricordate il servizio sull’azienda agricola di Enzo Crotta, a Patti Chiari? Fece discutere tutto il Cantone, addirittura diventò il tema più cliccato nel periodo successivo. Un’azienda che resisteva da decenni crollò in poco tempo sotto il peso di un servizio che mostrava problemi con l’igiene, poi su Crotta arrivarono polemiche di ogni tipo.

È di oggi, come riporta il Corriere del Ticino, la decisione della Procuratrice Pubblica Anna Fumagalli di firmare un decreto d’abbandono che di fatto assolve i giornalisti che si occuparono dell’inchiesta. I motivi? Crotta aveva visionato il servizio prima della sua messa in onda. 

Ma se per la RSI e Patti Chiari può sembrare un successo, in realtà non mancano le critiche, nelle motivazioni di Fumagalli. “Dagli atti del procedimento è emerso che gli imputati (i tre giornalisti, ndr) hanno illustrato una situazione difforme dalla realtà circa l’igiene all’interno dell’azienda. In particolare mediante la pubblicazione di fotografie che per loro stessa natura sono di dubbia attendibilità e verosimilmente create ad hoc da impiegati ed ex impiegati rancorosi, e di filmati girati in un momento in cui l’azienda si trovava in fine produzione (con quindi un maggior disordine, situazione tipica in seno a un’azienda agricola che prepara verdura”, si legge. In pratica, quel che diceva Crotta all’epoca.

Erano stati effettuati anche paragoni ingannevoli con altre ditte, sia locali che estere, e l’allarmismo seguito al servizio aveva fatto sì che parecchi grandi magazzini che si rifornivano da Crotta decidessero di dire basta, facendo di fatto terminare la storia della ditta. E tutto ciò nonostante, si legge ancora nello scritto della Procuratrice Pubblica, il Laboratorio cantonale avesse spiegato quali parametri bisogna osservare per essere a norma e avesse a sua volta effettuato numerose ispezioni presso Crotta senza mai rilevare nulla di anomalo: insomma, la salute di nessuno è mai stata messa in pericolo.

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