CRONACA
L'UDC furioso, «PPD, che opera di zerbinaggio. Speriamo che i ticinesi non seguano questa linea»
I democentristi sono delusi dalla volontà dei pipini di astenersi. «Posizione incomprensibile e schizofrenica, anche se da loro, da sempre contrari al 9 febbraio, non si potesse attendere molto»
BELLINZONA - Il PPD svizzero ha deciso di astenersi dal voto finale sulla legge di applicazione del 9 febbraio, e l'UDC è furibondo, in particolare con i rappresentanti ticinesi.Non votando, secondo i democentristi, i pididini darebbero solamente una mano all'alleanza liberal-socialista-verde. «Una posizione incomprensibile e schizofrenica che, evidentemente, mette in discussione la buona fede di tutte le proposte popolari democratiche avanzate in aula. Malgrado il fatto che i parlamentari europeisti, contrari alla gestione autonoma dell’immigrazione da parte del nostro Paese, abbiano sistematicamente bocciato su tutta la linea il PPD in aula, e in barba al fatto che il PPD abbia denunciato ad alta voce il mostro burocratico che inevitabilmente la nuova legge creerà, lo stesso Partito, definitivamente allo sbando, si presta a fare il palo fuori dalla porta di Palazzo federale proprio a coloro che davanti alle telecamere e ai microfoni di tutta la Svizzera aveva sempre rimproverato di arroganza e antifederalismo», attacca l'UDC.Che mette in dubbio la buona fede del PPD, notoriamente contrario all'iniziativa per la regolamentazione dell'immigrazione di massa (ma viene detto, a onor del vero, anche nel comunicato pipidino: seppur non d'accordo, hanno cercato di applicare la volontà del popolo). «Certo, non che ci si potesse attendere di meglio dal PPD, notoriamente a favore della libera circolazione e contrario all’iniziativa contro l’immigrazione di massa, non che ci si potesse attendere un PPD a sostegno del modello dell’UDC che applica fedelmente l’articolo costituzionale 121a, ma una tale piroetta politica con conseguente flagrante zerbinaggio smascherato da un’indecente astensione, è al limite del patologico».«L’UDC Ticino si augura che almeno i rappresentanti azzurri ticinesi non si prestino a questa indegna sceneggiata. Ci stupiamo che proprio il gruppo guidato da un ticinese, pure candidato alla conduzione del partito cantonale, il Consigliere agli Stati Filippo Lombardi, non abbia il coraggio delle proprie azioni dopo aver spergiurato, agli svizzeri e ai propri elettori, di avere l’intenzione di rispettare il volere popolare», termina la nota, con un attacco dunque rivolto ai rappresentanti ticinesi, in particolare a Filippo Lombardi.
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