Cronaca
02.11.2017 - 12:300
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
Suter commenta TicinoLibero: "concordo, non è colpa delle discoteche. La vita notturna da anni sta implodendo in modo autolesionistico. E anch'io ho paura a uscire la notte"
Il presidente di GastroTicino concorda con Niceta. "Il malessere era in gestazione già 20 anni fa, ora è difficile risolverlo con buonismo sacerdotale. La voglia di divertirsi, non solo nei locali notturni, lascia il posto al nazionalismo e al liberale le frustrazioni... all'arma bianca"
LUGANO - Massimo Suter, presidente di GastroTicino, ha letto la nostra intervista a Maurizio Niceta in merito al discusso tema delle discoteche, tornato d'attualità dopo i due accoltellamenti in pochi giorni. Niceta (vedi suggeriti) ha analizzato la situazione non solo dal profilo della sicurezza.
Suter gli dà ragione, e su Facebook parla di una vita notturna che sta implodendo. Senza negare di aver avuto, e di avere, paura.
Ecco le sue parole:
"Ottima analisi a 360º di un malessere che non è nato ieri, bensì già in gestazione 20 anni fa, purtroppo..... ed ora adulto e difficilmente risolvibile con leggi o prese di posizione frutto del buonismo sacerdotale.
A cavallo dell’ultimo secolo gestivo un locale (pub) in centro a Lugano e già allora si denotavano un certo bullismo e propensione alla violenza tra i frequentatori della “movida” notturna, nulla di allarmante, ma la vita notturna si stava “evolvendo “ anzi, implodendo in modo autolesionista.
Passano gli anni e da fatti sporadici si passa alla quasi quotidianità, non solo nelle discoteche ma anche nelle feste campestri, nei carnevali, nelle sagre dove la voglia di divertirsi lascia spazio al nazionalismo, al liberare in tutti i modi le frustrazioni e soprusi subiti....non a mani nude ( vi ricordate la maxi scazzottata tra ticinesi e confederati al lido di Locarno??) ma all’arma bianca!!!
Anch’io ho paura ad uscire la notte, lo dico francamente senza vergogna!!! Alcuni mesi fa una serata tra amici quasi finisce in tragedia per uno sguardo “sospetto “.......ma vi assicuro, non è colpa delle discoteche, bensì di chi le frequenta e non conosce il reciproco rispetto e valore della vita".