Cronaca
11.05.2018 - 14:190
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17
"Si risolverà tutto nelle prossime settimane, verranno coinvolte molte persone". Frasi sibilline, sguardo truce, armi. Ma ora il giovane nega, "non volevo fare una strage"
Il ragazzo fermato per aver progettato di togliere la vita a più persone alla Commercio è stato sentito dalla Polizia e avrebbe negato tutto. Soffre di un disagio psichico, e sembra vivesse da solo. Un compagno: "non era violento, non aveva mai minacciato di uccidere ma i suoi comportamenti erano preoccupanti"
BELLINZONA – “Non volevo compiere una strage”. Agli arresti presso un clinica psichiatrica, il 19enne che ha terrorizzato l’intero Ticino ora, secondo la RSI, negherebbe. Soffrirebbe comunque di un forte disagio psichico.
La foto che ha fatto scattare l’allarme è quella che vi proponiamo, postata sui social qualche giorno fa: sguardo truce e fucile in mano. La sua classe è unita, e non parrebbe essere emarginato, anzi.
Un compagno ha raccontato al Corriere del Ticino qualche dettaglio in più. "Si comportava in modo strano, ma non era violento non ha mai minacciato di uccidere qualcuno ma i suoi comportamenti erano preoccupanti", ha detto. Il giovane era considerato uno studente brillante, aveva vinto da poco il premio come "Miglior IntrApprenditore dell'anno SCC". È indietro di due anni nel percorso scolastico, ma a quanto pare aveva iniziato un apprendistato e poi visti i buoni risultati gli è stato consigliato di iscriversi alla Commercio, come ha fatto.
È orfano di padre, e secondo informazioni vivrebbe solo. Una spiegazione dunque di come si sia potuto creare indisturbato quell’arsenale di armi che la Polizia ha trovato. È appassionato di armi di grosso calibro, e postava spesso frasi a favore del diritto di possederle.
Tutti tasselli che hanno fatto paura. Ma ancor più inquietante è la frase che parrebbe aver rivolto a una compagna. "Non ti preoccupare, si risolverà tutto nelle prossime settimane, verranno coinvolte tante persone ma alla fine si risolverà tutto".