BELLINZONA – Testa o cuore? Coraggio o paura? La società in questo periodo si divide in due, tra chi vorrebbe far proseguire il lockdown, temendo una nuova curva dei contagi e chi invece vorrebbe tornare piano piano alla vita di sempre. Il tema più dibattuto in Ticino è quello della riapertura delle scuole.
Ovviamente, essendo il Coronavirus una malattia nuova, non si hanno dati su cui basarsi. Tanto che Fabio Pontiggia, direttore del Corriere del Ticino, si spinge a dire: “Non vorremmo essere nei panni di chi ha la competenza politica di decidere per l’intera collettività”.
E legge quello che denomina un derby tra Bertoli e Borradori: “Bertoli fa prevalere la testa: i bambini non sono veicolo principale di contagio, la ricreazione non può durare quasi sei mesi, in settembre saremmo ai piedi della scala. Borradori fa prevalere la pancia o, forse meglio, il cuore: troppo rischioso, troppo complicato così, inutile per 13 giorni effettivi di lezioni. Coraggio da un lato, paura dall’altro”.
Spingendosi anche a una lettura ‘politica’, pur conscio che sia uno schema nato dalla forzatura della realtà, perché le sfumature sono molto di più: “Il socialismo si propone come lettore illuminato della storia che indica la strada al cosiddetto popolo: l’avanguardia che guida le masse. Il populismo si propone come interprete ed esecutore del volere del cosiddetto popolo: la retroguardia che si fa guidare dalle masse”.