JAVEA (SPAGNA) - Hanno raggiunto pochi giorni fa i genitori, che ormai da un po' vivono a Javea, per trascorrere due settimane di vacanza e di affetti familiari. Poi, la notizia, che era comunque nell'aria: dall'8 agosto, per chi rientrerà dalla Spagna, saranno obbligatori 10 giorni di quarantena. Cosa fare, dunque? Rientrare in tutta fretta per non sottostare alla misura, interrompendo le ferie, o rimanere?
Abbiamo interpellato le figlie di Katya e Daniele, la coppia ticinese che ha scelto di trasferirsi in Spagna. Qualche giorno fa, lei ci aveva detto di trovare assurda un'eventuale aggiunta della Spagna nella lista nera. Con lei concorda una delle figlie: "Davvero ridicolo, si tratta di una grande nazione e non in tutte le zone la situazione è uguale. Qui, per esempio, ci sono pochi casi e andare in giro è meno pericoloso che in Ticino. Tra l'altro, pensiamo agli italiani che lavorano in Svizzera e trascorrono qui le vacanze, non faranno la quarantena e verranno in Ticino. Ripeto, assurdo".
Lei, con la figlia di pochi mesi, e la sorella hanno deciso di restare e sottoporsi alla quarantena una volta rientrate a casa. "Io comunque non lavoro, per cui non ho problemi in quel senso. Mia sorella, visto che si parlava già di introdurre la quarantena, aveva avvisato il datore di lavoro che, se fosse stato necessario, avrebbe chiesto dieci giorni di congedo non pagati".